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Milano – Le prime 4 Super OSS di Milano al Piccolo Cottolengo Don Orione

Milano – Le prime 4 Super OSS di Milano al Piccolo Cottolengo Don Orione

Gli infermieri non bastano? È arrivato il Super OSS, una nuova figura professionale per l’assistenza sanitaria nelle strutture extra ospedaliere residenziali e semiresidenziali per anziani.

Non si tratta di un nuovo profilo professionale, ma di una formazione complementare in assistenza sanitaria per l’operatore socio sanitario, per qualificare ulteriormente il suo lavoro al fianco delle persone anziane e con disabilità in particolare nelle strutture sociosanitarie residenziali e semiresidenziali.

Seguendo la proposta già approvata in Veneto, anche la Regione Lombardia, valutata l’importanza strategica della professione infermieristica e degli operatori socio sanitari nell’ambito dei nuovi processi di presa in carico legati allo sviluppo della sanità territoriale, ha istituito un percorso sperimentale di formazione complementare dell’OSS in assistenza sanitaria diretto a operatori già in servizio presso unità di offerta sociosanitarie autorizzate e accreditate della rete residenziale e diurna territoriale (RSA, RSD, CSS, SRM, CDD, CDI).

Martedì le prime quattro operatrici di Milano hanno terminato il corso e ottenuto la qualifica. Lavorano al Piccolo Cottolengo Don Orione e ogni giorno prestano servizio in RSD assistendo persone con disabilità congenita e acquisita.

Annamaria Casali, Eyersalem Gebregers, Sabrina Lovotti e Mabel Rosa Milla Azurin sono le prime quattro Super OSS della città di Milano.

Si sono formate alla scuola Fondazione Luigi Clerici e hanno conseguito il titolo di OSS complementare superando brillantemente l’esame finale!

Il concetto di base, è che questi nuovi operatori possano coadiuvare l’infermiere nelle attività assistenziali.

Il percorso di formazione che hanno seguito è articolato su quattro mesi, suddiviso in due mesi di lezioni teoriche (150 ore) e due mesi di tirocinio (150 ore di cui minimo 50 ore fuori orario di servizio, registrate e controfirmate dall’infermiere formato), che possono essere sequenziali o sovrapponibili.

L’accesso alla formazione di Super OSS avviene su segnalazione dei nominativi da parte delle strutture, previa verifica del requisito della conoscenza livello B2 della lingua italiana per il personale straniero.

L’iniziativa formativa era stata concepita inizialmente per gli operatori sociosanitari in attività, presso le strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, extraospedaliere pubbliche e private accreditate.

Con l’avanzare dello stato di emergenza sono stati fatti numerosi atti di riorganizzazione dell’assistenza sanitaria finalizzati a fronteggiare le tante problematiche che la pandemia aveva generato.

Tale riorganizzazione, ancora in corso, ha coinvolto in misura consistente le strutture sociosanitarie residenziali per anziani non autosufficienti.

Recentemente, In considerazione dell’esperienza maturata nel corso dell’emergenza sanitaria, nonché alla luce degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) in materia di organizzazione dell’assistenza territoriale, si è ritenuto opportuno procedere all’aggiornamento delle iniziative regionali in materia di formazione, più in generale, degli operatori sanitari coinvolti nell’assistenza.

Considerata l’importanza strategica della professione infermieristica e degli operatori socio sanitari nei nuovi processi di cura, entrambe le attività sono state oggetto di confronto con gli Ordini provinciali delle Professioni infermieristiche e i referenti nazionali delle professioni sanitarie e socio sanitarie OSS, Super OSS, infermieri generici e psichiatrici.

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