
Chiesa – Viva Papa Leone XIV!
La Chiesa universale ha un nuovo Pastore, Papa Leone XIV.
Don Orione scrisse: “Noi non guardiamo se è Papa l’uno o l’altro, né il nome che ha, né il suo passato. È sempre il Papa che vediamo nella fede, è sempre il Papa che amiamo: a Lui dobbiamo la nostra venerazione, la nostra obbedienza di discepoli e di figli.”
Riportiamo il discorso che ha rivolto ai fedeli in Piazza San Pietro e al mondo intero. Nella Piazza erano presenti anche Don Giovanni Carollo, Direttore provinciale, e Don Ugo Rega, consigliere.
«”La pace sia con tutti voi!”. Fratelli e sorelle carissimi, questo è il primo saluto del Cristo risorto, il buon pastore che ha dato la vita per il gregge di Dio.
Anche io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel vostro cuore, raggiungesse le vostre famiglie, tutte le persone, ovunque siano, tutti i popoli, tutta la Terra. La pace sia con voi. Questa è la pace di Cristo risorto, una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Proviene da Dio.
Dio che ci ama tutti, incondizionatamente.
Ancora conserviamo, nelle nostre orecchie, quella voce debole ma sempre coraggiosa di Papa Francesco, che benediva Roma. Il Papa che benediva Roma, e dava la sua benedizione al mondo intero, quella mattina, nel giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione: Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà: siamo tutti nelle mani di Dio.
Pertanto senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti.
Siamo discepoli di Cristo, Cristo ci precede: il mondo ha bisogno della sua luce. L’umanità necessita di lui, come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi gli uni gli altri, a costruire ponti con il dialogo, con l’incontro, unendoci tutti per essere un solo popolo, sempre in pace.
Grazie a Papa Francesco.
Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro, e camminare insieme a voi, come Chiesa unita, cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari.
Sono un figlio di Sant’Agostino, agostiniano, che ha detto “con voi sono cristiano e per voi vescovo”. In questo senso possiamo tutti camminare insieme verso quella patria che Dio ci ha preparato.
Alla chiesa di Roma un saluto speciale.
Dobbiamo cercare insieme come essere una Chiesa missionaria, una Chiesa che costruisce ponti, dialogo, sempre aperta a ricevere, come questa piazza con le braccia aperte, tutti coloro che hanno bisogno della nostra carità, della presenza, del dialogo, dell’amore.
Poi un saluto in spagnolo alla sua diocesi, in Perù.
Y si me permiten también, una palabra, un saludo a todos aquellos y en modo particular a mi querida diócesis de Chiclayo, en el Perú, donde un pueblo fiel ha acompañado a su obispo, ha compartido su fe y ha dado tanto, tanto para seguir siendo Iglesia fiel de Jesu Cristo.
(E se mi permettete una parola, un saluto a tutti e in modo particolare alla mia cara diocesi di Chiclayo, in Perù, dove un popolo fedele ha accompagnato il suo vescovo, ha condiviso la sua fede e ha dato tanto, tanto per continuare ad essere Chiesa fedele di Gesù Cristo)
A tutti voi, fratelli e sorelle, di Roma, d’Italia, di tutto il mondo, vogliamo essere una chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, che cerca sempre la pace, la carità, di essere vicina specialmente a coloro che soffrono.
Oggi è il giorno della supplica alla Madonna di Pompei. Nostra madre, Maria, vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione e amore. Preghiamo insieme per questa nuova missione per tutta la Chiesa, per la pace del mondo e chiediamo questa grazia speciale a Maria, nostra madre».