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Bergamo – Una testimonianza di fede e di amicizia

Bergamo – Una testimonianza di fede e di amicizia

Insieme a tante notizie preoccupanti, in questi giorni di pandemia non manca anche qualche bella pagina di amicizia e di solidarietà.  Don Aurelio Fusi, Direttore Provinciale, ha ricevuto una lettera da Matteo Attori, consacrato laico nella Famiglia del beato Giacomo Alberione, che frequenta il Centro Don Orione di Bergamo.

Una lettera che parla di amicizia e di fede, di sentimenti che vanno oltre la malattia e la morte, di preghiera e di speranza: una piccola luce nel buio.

Buongiorno don Aurelio.

sono Matteo, un consacrato secolare di Bergamo dell’Istituto di vita secolare san Gabriele Arcangelo aggregato alla società San Paolo (è uno dei 10 istituti fondati dal beato don Giacomo Alberione).

Mi permetto di disturbarla, ci siamo visti in occasione della celebrazione della messa di apertura del pellegrinaggio della Madonna di Fatima al centro don Orione di Bergamo, lo scorso giugno. Questo messaggio è da tempo che volevo scriverlo, nel frattempo ahimè sono successi dei dolorosi avvenimenti.

Il motivo del messaggio era trasmetterle il mio appezzamento e il mio GRAZIE per i due sacerdoti con cui ho intessuto un rapporto di amicizia e fraternità sincera: don Alessio e don Claudio.

Con don Alessio, mio confessore, si è instaurato un rapporto di collaborazione, essendo io operatore sanitario (OSS) nella clinica Humanitas Gavazzeni, dove è stato ricoverato, l’estate scorsa, don Andrea e dove ha avuto l’impianto di pacemaker don Pietro. Anche con don Claudio è nata una bella amicizia, per attività missionarie, essendo io collaborare nell’ufficio missionario diocesano. Era bello trovarsi con loro per un caffè, di solito il sabato mattina o, in base ai mei turni, dopo la messa feriale o domenicale.

Con don Alessio ci sentiamo, in questo periodo per lui di clausura forzata, quasi quotidianamente con messaggi o chiamata. Anche con don Claudio ci si sentiva; l’ultima volta è stato domenica sera 15 marzo, stanco e addolorato per la morte di don Andrea.

Essendo un consacrato secolare, non vivo in una comunità perciò ogni tanto mi fa bene sentire un po’ di fraternità e scambiare due parole con altri religiosi al centro Don Orione e sentirsi in un clima familiare. Posso dire che nel mio cuore – insieme al mio fondatore don Alberione – ha una parte importante anche don Orione. (Avevamo in sospeso con don Alessio e don Claudio un viaggio a Tortona, non ci sono mai stato). 

Termino per dirle ancora GRAZIE per queste due figure di religiosi, figli e continuatori dello spirito orionino. Con don Alessio terminata “la bufera COVI 19” ci si ritroverà. Don Claudio da lassù sono sicuro che ci accompagna insieme agli altri padri morti in questa pandemia.

Mi scusi se mi sono dilungato ma ciò che ho scritto viene dal cuore.

Un ricordo reciproco e scusi se le ho “rubato” del tempo.

Matteo Attori

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