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Copparo – Un paese in festa per il 150° compleanno di Don Orione

Copparo – Un paese in festa per il 150° compleanno di Don Orione

Grande festa nella parrocchia orionina di Copparo, con la presenza del prefetto di Ferrara dott. Rinaldo Argentieri, il sindaco Fabrizio Pagnoni, il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile tenente Domenico Marletta, con i sacerdoti del Vicariato S. Apollinare e con il concorso di popolo e delle associazioni locali.

A centocinquanta anni dalla sua nascita (di don Orione), in questa chiesa e comunità che dall’anno Santo del 1950 ha avuto in dono la presenza di una comunità dei nostri fratelli della Piccola Opera della Divina Provvidenza: una presenza di fede, di speranza e di carità, una presenza educativa e missionaria; una presenza originale nelle diverse figure dei Padri che in oltre settant’anni si sono alternati nella vita della parrocchia”, ha detto l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio Giancarlo Perego nell’omelia che tenuto durante la celebrazione eucaristica.

La vita di San Luigi Orione – continua l’Arcivescovo – come quella di Paolo, è stata una vita apostolica, con le stesse caratteristiche: di servizio e di umiltà, che lo ha visto stimato ovunque arrivasse con la sua parola e la sua azione; di povertà che lo ha portato a mettere tutti i suoi beni e i beni ricevuti come un tesoro per la cura dei più poveri e dei sofferenti, degli emigranti, dei disabili, dei lavoratori nelle fabbriche, degli anziani e malati negli istituti e negli ospedali; di lavoro intenso: testimoniato dai suoi scritti, dalle sue parole, i suoi viaggi, le sue molteplici opere. Cari fratelli e sorelle, la testimonianza cristiana e di santità di don Orione ci accompagni nel nostro cammino di vita cristiana, perché sia un cammino di santità nel quotidiano e nel cammino sinodale della nostra Chiesa, imparando da lui a coniugare contemplazione e azione, ascolto e dialogo, carità per i più poveri e consolazione per gli afflitti”.

La giornata si è arricchita anche di un ulteriore motivo di festa. Alla fine della Messa l’assemblea si è portata all’esterno della Chiesa davanti al campanile al termine dei lavori di ristrutturazione per la benedizione solenne.

Il campanile per i copparesi è un simbolo non solo religioso ma anche civile. La sommità del campanile (cella campanaria e cuspide) crollarono in seguito ad un bombardamento delle forze alleate il 30 gennaio 1945 durante la Seconda guerra mondiale. Furono 93 le vittime di questo crollo: adulti e molti bambini frequentanti l’asilo, le scuole medie e superiori, presenti nella canonica.

Ai piedi del campanile, dentro il sacrario voluto dai sacerdoti orionini e dalla cittadinanza, è posta una statua realizzata da Arrigo Minerbi simile a quella che è a monte Mario a Roma in seguito al voto del 1943 per la fine della guerra. Il Minerbi stesso, dicono le cronache, venne a Copparo volle assistere personalmente all’operazione di sbendaggio e di scarico della statua. In quel momento si scoprì che la Madonna teneva in mano una rosa, fiore che Le era stato messo dalla stessa moglie di Minerbi, fervente cattolica. Alla fine, la statua fu collocata sul piedistallo del Sacrario e l’Architetto Minerbi provvide a ricoprirla con una speciale pasta protettiva per preservarne più a lungo lo splendore.

Infine, l’Arciprete don Daniele ha collocato sulla statua della Madonna un cuore argenteo (simile a quello che don Orione collocò sulla statua della Divina provvidenza a Tortona nella casa paterna) con all’interno i nomi dei benefattori che hanno sostenuto con le loro offerte l’opera di restauro del campanile.

Alla fine della cerimonia circa un centinaio di persone si sono intrattenute sotto il tendone allestito davanti alla Chiesa per una festa conviviale nella quale alla fine è stata presentata (e mangiata) una torta appositamente preparata nelle fattezze simili alla nostra Chiesa e al nostro campanile.

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