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XXIX Domenica del Tempo Ordinario – La gloria di Dio è la croce

XXIX Domenica del Tempo Ordinario – La gloria di Dio è la croce

Dopo il terzo annuncio della passione, mentre erano in viaggio verso Gerusalemme, Giacomo e Giovanni si avvicinano a Gesù. Gli chiedono di potersi sedere accanto a lui nella sua gloria. Nonostante gli annunci della passione, continua l’incomprensione dei discepoli.

Si fa fatica ad entrare nella logica della Croce, si fa fatica a capire che la gloria di Gesù e del discepolo è la stessa. La gloria di Dio è il dono della sua vita, che è stata data a tutti gli uomini sulla Croce.

I discepoli continuano a dispustare sul potere, non capiscono il messaggio di Gesù. Ma noi abbiamo alle spalle secoli di cristianesimo, dovremmo aver compreso bene cosa vuol dire seguire il maestro.

Il carrierismo è una lebbra, ha detto papa Francesco in uno dei suoi primi discorsi. Nella sua risposta Gesù ribadisce qual è la vera grandezza del discepolo: consiste nel bere lo stesso calice che egli ha bevuto nel Getsemani. Se infatti siamo uniti a lui nella morte, lo saremo anche nella resurrezione.

Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti“: anche Gesù è venuto per servire e per dare la vita in riscatto di molti.

Gesù, entrando nella nostra storia e percorrendo la via della croce, ha rovesciato i criteri delle priorità.

 

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