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E tu, che cosa regalerai?

E tu, che cosa regalerai?

Ultime ore frenetiche alla ricerca dell’ultimo regalo. Ore passate in centri commerciali affolatti e stipati di persone che sembrano in preda ad uno stato febbrile.

Ma è questa l’attesa del Natale? Davvero il senso del dono è ridotto all’acquisto dell’ultimo oggetto alla moda?

Papa Francesco ci dà un esempio: per Natale ha donato ai senzatetto ed ai pellegrini un ambulatorio medico-sanitario sotto il colonnato di San Pietro. Si chiamerà “Ambulatorio-Madre di Misericordia” e sostituirà quello di San Martino, funzionante dal 2016.

Ricordiamoci oggi, in questa Vigilia di Natale, di aprire il cuore ad un dono diverso: il dono di un po’ del nostro tempo per stare vicino ad un malato che si sente solo, il dono di una gentilezza in più verso qualcuno che di solito è poco cortese, il regalo di una telefonata a chi è lontano, il regalo di un sostegno a chi si occupa di poveri e bisognosi, il dono di un cuore che si apre per accogliere il Signore che viene.

Ricordiamoci di tutti quei bambini nelle missioni orionine, dal Madagascar alle Filippine, che mangiano una volta al giorno grazie ai pasti preparati dai missionari sostenuti dalla FONDAZIONE DON ORIONE.

Perchè il dono non rischi di essere solo una scatola vuota, ricordiamo le parole del poeta libanese Kahil Gibran, che dice: “Donate ben poco se donate solo i vostri beni. E’ quando donate voi stessi che donate veramente!”.

 

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