skip to Main Content
Menù
Albania – Bardhaj, notizie di fine 2016

Albania – Bardhaj, notizie di fine 2016

Pubblichiamo le notizie inviateci da Don Rolando, Don Dorian e Don Giuseppe Testa sulla nostra missione in Albania a Bardhaj.

Carissimi confratelli, amici e benefattori, vicini e lontani,
all’inizio del nuovo anno che è sempre carico di speranze e attese vogliamo inviarvi i nostri migliori auguri e le notizie belle di quello che abbiamo visto, vissuto e fatto in questo ultimo periodo affinché siate in comunione con noi per condividere la nostra gioia. Gli ultimi mesi del 2016 per l’Albania e per noi è stato un tempo benedetto e di grandi avvenimenti. Ecco un po’ di cronaca.  All’inizio di settembre c’è stata la canonizzazione di Madre Teresa. Il presidente della repubblica Bujar Nishani, mussulmano, nella s. messa di ringraziamento celebrata in Albania il 10 settembre, ha raccontato la sua commozione quando tutto il corpo diplomatico presente in piazza s. Pietro si è congratulato con lui per Madre Teresa nata a Skopie, vissuta in India a Calcutta, ma di etnia albanese.  Il giorno 8 settembre il giovane Dritan Boka, di Bardhaj, terminato l’anno di noviziato ha emesso la prima professione a Tortona, alla celebrazione hanno partecipato Don Dorian e Don Giuseppe De Guglielmo rappresentanti delle due comunità d’Albania. Successivamente il chierico Dritan è venuto per qualche giorno a Bardhaj, speriamo che il suo esempio e la sua gioia sia di stimolo ad altri giovani a consacrarsi al Signore.
Il giorno 12 settembre c’è stata la festa del Kurban Bajram, festa nazionale che tra i mussulmani ricorda il sacrificio di Abramo. La scuola è iniziata il giorno dopo, il 13.  Il 17 e 18 settembre si è svolto a Roma l’incontro di pastorale giovanile: SIDER. Molto apprezzata è stata la partecipazione di 4 giovani albanesi due da Elbasan e due da Bardhaj. Il 25 c’è stata in parrocchia a Bardhaj una piccola festa e il saluto al ch. Dritan che doveva rientrare a Roma per l’inizio del primo anno di filosofia, al teologico. Il 26 ad Oblike abbiamo riaperto ufficialmente l’asilo con un po’ di ritardo rispetto alle altre scuole ma con molto entusiasmo. I bambini iscritti sono 20.
Il primo ottobre in cattedrale il vescovo ha ordinato due diaconi diocesani, nel pomeriggio a Bardhaj Don Dorian ha diretto la processione con l’immagine della Madonna del Rosario. Il 2 si è festeggiata la patrona con una messa solenne, la supplica e un abbondante aperitivo per tutti i partecipanti. Nel pomeriggio si è scatenato un violento temporale, ma alla sera nonostante il brutto tempo, tutti i sacerdoti si sono ritrovati al villaggio della pace per l’onomastico del vescovo Angelo. Il giorno 3 ottobre abbiamo fatto una riunione di comunità per programmare tutti gli eventi che ci attendevano in questo periodo. Il 4 abbiamo festeggiato S. Francesco con le suore cappuccine, a Shiroka. Il 7 al mattino, abbiamo avuto la festa ad Obot per i santi Sergio e Bacco patroni del villaggio. Nel pomeriggio, a Bardhaj, con la partecipazione di molti giovani, degli amici e dei collaboratori, abbiamo ricordato con una messa solenne il 10° anniversario della consacrazione della chiesa. Al termine un abbondante aperitivo ha concluso la serata. Con questa concelebrazione si è dato inizio alle attività pastorali in tutte le nostre stazioni missionarie. Il 9 ottobre abbiamo ascoltato in diretta da piazza S. Pietro la nomina a cardinale di Don Ernesto Troshani, il sacerdote che durante il comunismo ha passato ben 27 anni in carcere.  La notizia ha rallegrato tutta la nazione e noi in particolare che lo conosciamo molto bene. Il 10 ci siamo incontrati ad Elbasan con i confratelli, per riflettere sul capitolo generale, l’incontro dei direttori e sul SIDER. Il 15 abbiamo fatto un incontro tra i giovani di Oblike e Bardhaj per preparare l’accoglienza al gruppo di Elbasan quando verrà. Il 16 Don Ernesto in occasione della festa di Zoja e Shkodres, ha presieduto in cattedrale la celebrazione. A Bardhaj c’è stata l’assemblea parrocchiale e il rinnovo del consiglio pastorale; in questo giorno Don Natale Mantovani, della diocesi di Latina, colui che ci ha preceduto nella zona Ana e Malit” da Shiroka a Muriqan è venuto per una visita, è piuttosto anziano e solo i più “vecchi”, se lo ricordano. Sono passati 18 anni dal suo rientro a Latina.
Il 22 è venuto il vescovo per le cresime, 67 giovani di Bardhaj hanno ricevuto il sacramento. Una bella celebrazione seguita con attenzione da tutti. Alla sera il vescovo si è fermato a cena con noi dalle suore Oblate. Suor Francesca è una cuoca perfetta. Il 24 ottobre purtroppo ci ha lasciati all’età di 92 anni, suor Pina Shestani delle suore Stimmatine, una delle ultime testimoni della persecuzione comunista. Il 25 abbiamo iniziato il corso di meccanica, ci sono 14 giovani iscritti. Il 26 con un gruppo dei nostri giovani abbiamo partecipato alla presentazione del libro sui martiri con i racconti di alcuni degli episodi importanti della loro vita. Il 28 a Bardhanjor abbiamo festeggiato San Simone apostolo patrono del villaggio.
Il mese di novembre è iniziato nel ricordo dei defunti verso i quali qui in Albania c’è una grande devozione. Poi sono iniziate le feste dei martiri, il 4 il 26° anniversario della celebrazione della prima messa al cimitero di Scutari che segnò l’inizio della caduta del regime comunista in Albania. Nel pomeriggio sono arrivati molti degli invitati alla celebrazione e tutte le comunità religiose si sono attivate e coinvolte nell’accoglienza, da noi è arrivato Don Emilio con 8 giovani di Elbasan per l’incontro con quelli di Bardhaj e Oblike sui martiri. Il 5 il grande giorno della beatificazione dei 38 martiri albanesi uccisi durante il comunismo in odio alla fede, siamo partiti a piedi da Bardhaj per raggiungere la cattedrale in pellegrinaggio. Il card. Angelo Amato prefetto della congregazione dei santi ha presieduto la s. Messa di beatificazione nella cattedrale di Scutari con 5 cardinali, 40 vescovi e oltre 300 sacerdoti concelebranti e migliaia di fedeli provenienti da tutto il paese, dal Kossovo, dal Montenegro e dalla Croazia. È stato il segno di una chiesa risorta dalle ceneri e dall’ombra di morte in cui era caduta. Anche le suore Clarisse di Scutari e le Carmelitane di Nenshat hanno avuto un permesso speciale per uscire dal monastero e partecipare all’evento. Una serie di emozioni e suggestioni straordinarie difficili da descrivere a parole. Sono i primi beati dell’Albania. La sera dopo i vespri solenni celebrati nella chiesa delle Clarisse ci siamo ritrovati al villaggio della pace per la cena fraterna. Il 9 il presidente della repubblica Bujar Nishani, ha invitato a Tirana i rappresentanti della Chiesa Cattolica, i parenti dei martiri, i responsabile delle varie fedi e molti politici ed ha decorato con la medaglia della bandiera i 38 martiri. È la più alta onorificenza civile che esiste in Albania, poi nel discorso ha chiesto scusa a nome del popolo albanese, ai familiari e alla chiesa cattolica per le persecuzioni e ingiuste condanne patite dai martiri, persone buone, uomini di elevata cultura ed umanità e ha auspicato la formazione di un tribunale che riveda i processi fatti e renda giustizia alle vittime innocenti. Del resto anche il parlamento, alcuni giorni prima della beatificazione, in una assemblea plenaria aveva riconosciuto l’innocenza dei condannati. Il 10 ci sono state forti piogge, sono state aperte le dighe e Obot per una settimana è rimasto di nuovo isolato, ma non ci sono stati grandi danni. Il 12, al mattino, c’è stata la chiusura della porta santa del santuario per l’anno della misericordia. Al pomeriggio con una piccola cerimonia, Don Rolando ha consegnato a padre Flaviano dei cappuccini le chiavi della Chiesa di Shiroka. Dopo 18 anni di attività e 14 di permanenza nel villaggio d’ora in avanti i cappuccini che abitano a Tarabosh, hanno preso in consegna la chiesa e la comunità cristiana. Il giorno dopo la stessa cosa si è svolta a Muriqan. Padre Piergiorgio dei cappuccini ha ricevuto le chiavi della chiesa del piccolo villaggio, la chiesa degli 8 caffè, costruita con le offerte di tanti nostri piccoli benefattori.  Dal 2014 abbiamo trasferito la casa della comunità a Bardhaj, nel centro Don Orione e sede del villaggio più grande dove svolgiamo la nostra attività pastorale, raggiungere i due villaggi è diventato sempre più difficile e quindi in accordo con il vescovo li abbiamo lasciati alla cura pastorale dei Cappuccini che abitano lì vicino. Il 19 Don Ernesto Troshiani, 88 anni, 27 passati in prigione ha ricevuto in vaticano la berretta cardinalizia. Un onore grande per tutti gli albanesi e per il clero cattolico. Il 6 dicembre don Rolando ha partecipato alla festa di san Nicola a Muriqan, Ha presieduto la concelebrazione in mezzo ai padri cappuccini e dato il saluto alla comunità. Il giorno 8 festa dell’Immacolata, qui si festeggia la gioventù che nel 1990 iniziò le prime manifestazioni contro il regime a noi viene molto bene come festa della Madonna. L’11 Don Rolando è partito per Montebello della Battaglia dove ha partecipato all’assemblea provinciale di verifica. Il 16 terminata l’assemblea Don Rolando è tornato insieme al provinciale Don Aurelio Fusi e a Don Felice Bruno consigliere incaricato alle comunità fuori d’Italia. Hanno visitato le due comunità dell’Albania per gli auguri di Natale. Il 17 e il 18 si sono fermati tra noi a Bardhaj, incontrando i confratelli, il vescovo e vedendo un po’ le attività che stiamo svolgendo. Il 18 sera mons. Massafra è venuto a cena da noi ed ha espresso il suo ringraziamento per il lavoro e la disponibilità della comunità nelle attività diocesane. È stato un bel momento fraterno insieme con il nostro pastore. Lunedì 19 siamo partiti tutti insieme al mattino presto per Elbasan e alle 10 e 30 abbiamo avuto un incontro comunitario insieme riflettendo sulla prima scheda del libretto di formazione continua guidato da Don Felice. Dopo il pranzo fraterno siamo rientrati a Scutari dove ci aspettava l’incontro dei religiosi con il vescovo. Il Provinciale e Don Felice si sono fermati ad Elbasan altri 2 giorni prima di rientrare a Roma. La settimana è volata via tra confessioni ed incontri di preparazione al Natale. Il 22 mattina c’è stata all’asilo di Bardhaj la festa di Natale organizzata dai bimbi per i loro genitori, nel pomeriggio in parrocchia, altra grande manifestazione di Natale con la partecipazione di circa 500 giovani e ragazzi e con la presenza dell’arcivescovo al quale piacciono molto queste attività che impegnano ragazzi e giovani. Il 24 mattina anche ad Oblike c’è stata la festa per Gesù Bambino, con la presenza di molti genitori e parenti. I regali ricevuti dai bambini hanno portato la gioia al suo apice.
Poi la notte di Natale: alle 21 Don Giuseppe ha celebrato a Fermentin, alle 22 Don Dorian a Bardhaj e alle 23 Don Rolando a Oblike. Il giorno di Natale Don Rolando ha celebrato prima dalle Clarisse poi a Obot, mentre Don Giuseppe a Bardhanjor e nel pomeriggio a Fermentin, don Dorian a Bardhaj e nel pomeriggio a Oblike. Ovunque c’è stata una grande partecipazione di piccoli e grandi, favorita anche dal tempo mite che abbiamo avuto in quei giorni. Il 26 c’è stata la tradizionale celebrazione al castello nelle rovine dell’antica cattedrale della città dedicata a Santo Stefano e causa di malumore con i mussulmani che pretendono non si vada perché dopo l’occupazione da parte dei turchi nel 1478, fu trasformata in moschea. Nei giorni successivi il freddo si è fatto sempre più pungente fino ad arrivare spesso 4-5 gradi sotto lo zero e creando a molte famiglie notevoli disagi per la mancanza di riscaldamento, perché il gelo ha ghiacciato tubi e cisterne dell’acqua esterne. Il 28 abbiamo fatto una festa con 40 giovani che si stanno impegnando per la preparazione alla presentazione del messaggio della pace al teatro della città. Siamo così giunti a fine anno con temperature polari che hanno spinto la maggior parte a festeggiare in famiglia visto che fuori era proibitivo restare. Il primo dell’anno abbiamo avuto celebrazioni in tutti i villaggi, anche perché era domenica, ma la presenza dei fedeli è stata molto scarsa.
Il 2016 è stato per la chiesa cattolica in Albania, un anno benedetto con la beatificazione dei 38 martiri e poi la nomina del cardinale mons. Ernesto Troshiani, il 2017 sarà un anno mariano perché ricorderemo il centenario dell’apparizione di Fatima, ricorderemo anche il 550 anniversario dell’arrivo della Madonna del Buon Consiglio, patrona d’Albania, a Genazzano, salvata dalla distruzione dell’occupazione Turca, ma anche il centenario della ricostruzione del santuario a Scutari, avvenuto nel 1917, santuario poi distrutto nel 1967 dai comunisti per ordine di Enver Oxha. Noi ricorderemo con alcuni eventi ed attività il 25° della riapertura della missione in Albania, avvenuta il 18 ottobre 1992. Auguriamo a tutti ogni bene per tutto questo anno e la protezione di Maria sui confratelli, gli amici i benefattori e tutti coloro che ci sostengono con la loro preghiera e i loro sacrifici.  Nei primi giorni del nuovo anno c’è stata un’ondata di freddo straordinaria che ha creato non pochi disagi a tante famiglie che non hanno di che riscaldarsi e il blocco delle scuole per il freddo. Non ci sono riscaldamenti e manca l’acqua. Tubi congelati e cisterne ghiacciate. Il 6 gennaio abbiamo festeggiato mons. Angelo Massafra nel ricordo del XX anniversario della sua ordinazione episcopale. Il giorno 9, organizzata dalla diocesi, si è svolta la ormai tradizionale presentazione del messaggio della pace al teatro Migjeni, il principale della città. I nostri ragazzi sia di Bardhaj che di Oblike hanno animato e rallegrato lo svolgimento della manifestazione con danze e balli popolari. Il vescovo ha apprezzato molto l’impegno dei nostri giovani.
Purtroppo c’è una notizia dell’ultima ora ci ha rattristato non poco: ossia che il contenzioso del terreno su cui sorge la chiesa di Elbasan si è riaperto improvvisamente e gli antichi proprietari chiedono l’applicazione della sentenza di sfratto per i sacerdoti di Don Orione e le attività della chiesa, che operano in città dal 1992, sentenza emessa dal tribunale di Elbasan, 3 anni fa. Il 2 febbraio ricorre il 20° anniversario della consacrazione della chiesa e in ottobre avremo il 25° della riapertura della missione in Albania ad Elbasan, speriamo di non dover celebrare anche la chiusura e della chiesa e della missione in quella città. Sosteneteci con la vostra simpatia e un fiume di preghiere. Dove non arriviamo noi può giungere la nostra preghiera.
Don Rolando, Don Dorian e Don Giuseppe Testa

Back To Top