skip to Main Content
Menù
Albania – Bardhaj notizie di inizio 2017

Albania – Bardhaj notizie di inizio 2017

Riceviamo da Don Rolando, Don Dorian e Don Giuseppe Testa notizie dalla missione orionina del Nord Albania.

Carissimi confratelli, amici e benefattori vicini e lontani,
abbiamo vissuto il mese di maggio, mese dedicato alla Madonna con grande gioia e intensità. Ci conforta che la devozione verso la nostra Mamma Celeste, Maria SS. è molto radicata nei nostri fedeli e cercano di trasmetterla alle nuove generazioni.
Siamo rimasti un poco indietro con le notizie delle nostre attività pastorali, educative e sociali. La parrocchia, nelle nostre comunità di Bardhaj, Oblike e Obot è ancora l’unico punto di riferimento sicuro per le famiglie ed i giovani. Nel mese di gennaio abbiamo avuto una grande ondata di freddo che ha creato gravi disagi a molte famiglie che non hanno come difendersi. Le case sono costruite con blocchi di cemento, il tetto non è coibentato, rari sono quelli che hanno finestre con i doppi vetri, insomma quando la temperatura va sotto zero tutti soffrono. La conseguenza sono stati i molti funerali di anziani che abbiamo celebrato, le scuole sono state chiuse per 3 settimane, perché quasi nessuna ha il riscaldamento. Molti sono stati i danni registrati nell’agricoltura: mandarini, limoni, aranci, palme bruciate dal freddo, poi pompe rotte, tubazioni squarciate, cisterne ghiacciate. Anche il nostro pozzo di 50 metri, è rimasto bloccato 3 giorni. A febbraio la situazione è migliorata. Il 6 abbiamo ricordato una data particolare i 50 anni dal famoso ordine dato dal dittatore Enver Oxha, di chiudere tutti i luoghi di culto perché la nuova costituzione stabiliva che l’Albania fosse uno stato ateo, quindi venivano proibite tutte le manifestazioni di fede pubbliche e private e la religione veniva dichiarata nemica dello stato, del progresso e del popolo e quindi sono cominciati i momenti più duri della persecuzione contro la Chiesa Cattolica, le sue istituzioni e attività. Tutti i beni: terre, case, ospedali, scuole ecc… sono stati incamerati dallo stato, molte chiese sono state distrutte, altre trasformate e utilizzate per altri scopi: palazzetto dello sport, cinema, magazzini, centri culturali, teatri e tribunali. I vescovi ed i sacerdoti che contestarono questa imposizione furono arrestati, torturati e fucilati. Ma abbiamo anche, ricordato il 25° anniversario della riapertura del seminario interdiocesano che avvenne nel 1992 proprio nella stessa data del 6 febbraio, la sede fu l’episcopio perché il seminario era stato occupato da circa 20 famiglie che non volevano lasciare lo stabile.  Nel 1994, dopo che erano stati consacrati i primi quattro vescovi da Giovanni Paolo II, e quindi anche il neo vescovo di Scutari mons. Frano Illia che aveva bisogno della sua sede, dovette intervenire la polizia per far sgombrare la struttura. Il comune si prese l’impegno di trovare una soluzione abitativa per gli sfrattati. Uno dei problemi gravi creati dal comunismo in Albania è legato all’abolizione della proprietà privata e l’incameramento di tutti i beni da parte dello stato che poi li ha utilizzati secondo i propri criteri. Caduto il regime ritornare in possesso dei propri beni: terre, case, appartamenti, botteghe, è una lotta estenuante tra antichi proprietari, utilizzatori e imbroglioni che corrompono i funzionari preposti al catasto e fanno carte false per dimostrare un diritto che non hanno o come è successo a noi orionini ad Elbasan dove il comune ha venduto alla chiesa Cattolica un terreno che non le apparteneva e dopo 15 anni sono usciti i proprietari, quando sul terreno era stata costruita una chiesa, una scuola e un oratorio, ma il tribunale della città ha dato ragione agli antichi proprietari senza chiamare in causa chi aveva creato il problema ossia il Comune. I conflitti per le proprietà sono migliaia e spesso non si vede soluzione perché la corruzione nella giustizia è a livelli altissimi.
Con l’inizio di marzo c’è stato un netto miglioramento del tempo, quindi la gente, soprattutto i contadini hanno ricominciato a lavorare con la speranza di un raccolto buono. Durante la quaresima tutte le attività pastorali di Bardhaj, Oblike e Obot sono state portate avanti con grande entusiasmo e partecipazione da parte della gente e dei ragazzi: catechismo, oratorio, momenti di formazione per i giovani, incontri con gli amici nel marzo orionino, incontri con le famiglie, benedizione delle case. Il primo aprile si è svolta la ormai tradizionale via Crucis sul monte Tarabosh con la partecipazione di oltre 1000 giovani. Quest’anno è iniziata dal santuario della Madonna del buon Consiglio come primo momento di ricordo per i 550 anni dalla partenza della immagine della Madonna per Genazzano. Sabato 8 aprile abbiamo celebrato la giornata mondiale dei giovani a livello diocesano secondo le varie zone pastorali. Don Rolando ha guidato la zona numero due, mentre don Dorian e don Giuseppe hanno accolto i giovani della zona nr. 3 a Bardhaj. Canti, giochi, momenti di riflessione, testimonianze sui martiri albanesi, preghiera e possibilità di confessarsi in preparazione alla Pasqua hanno scandito la mattinata. Il tema è stato quello indicato dal papa “Grandi cose ha fatto il Signore per me.” Ci ha presentato la giovane Maria come modello di giovane aperto alla volontà di Dio che va incontro agli altri. Poi è iniziata la settimana santa: dobbiamo ringraziare il Signore che abbiamo una grande massa di persone che vengono per le confessioni e per le celebrazioni di questa settimana centrale in tutto l’anno liturgico. Il venerdì santo al mattino c’è stata la presentazione della via crucis vivente oltre 60 giovani si sono impegnati per mesi per provare le varie scene e i dialoghi con i costumi dell’epoca realizzati dalle suore Oblate della Madonna del Rosario, che hanno collaborato con grande impegno in tutto. Anche il vescovo Mons. Angelo Massafra, che ha partecipato alla manifestazione, è rimasto ammirato dell’impegno profuso e dalla bellezza della manifestazione. La notte di Pasqua abbiamo avuto le veglie a Bardhaj e Oblike. Il giorno di Pasqua Don Dorian è andato in Dukagjin, sulle montagne ed ha celebrato in due villaggi: Breglumi e Thethe dove da Natale non era salito più alcun sacerdote, rendendo un bel servizio agli abitanti delle montagne. Don Rolando e Don Giuseppe si sono divisi le celebrazioni a Bardhaj, Bardhanjor, Obot, Oblike e Fermentin. Il lunedì di Pasqua abbiamo organizzato una grande festa in oratorio con tutti coloro che hanno collaborato nella settimana santa, all’ora di pranzo erano oltre 200 i giovani e i ragazzi presenti. Panini, e salcicce per tutti.
Dopo Pasqua sono iniziati i festeggiamenti per il 550° anniversario della partenza della Madonna. Il 22 aprile un simposio scientifico, il 25 aprile il pellegrinaggio a piedi al santuario ed il 26 la festa: la celebrazione l’ha presieduta il delegato del Papa sua eccellenza il Card. Vincenzo Rodè. Questo è il fatto: il 26 aprile del 1467, l’esercito ottomano arrivò a Scutari e la cinse di assedio. Il santuario era fuori delle mura della città e fu subito distrutto ma come dice la leggenda, l’immagine della Madonna, un affresco di Maria con il bambino in braccio, preso dagli angeli la sera prima era volato via e portato a Genazzano, una cittadina a sud di Roma, dove gli agostiniani costruirono un bellissimo santuario attorno a questo affresco comparso miracolosamente. Lo accompagnavano anche due uomini di nobile famiglia che essendo in preghiera in quel momento furono rapiti in estasi e a “piè asciutto traversarono il mare con lo stuolo celeste”. Cosa sia avvenuto in realtà non lo sappiamo ma l’affresco di sicura provenienza scutarina si trova dal 1467 a Genazzano. Nel 500° anniversario di questo avvenimento non si era potuto fare nulla perché eravamo nel pieno del regime comunista che proprio in quell’anno distrussero il santuario esistente che era stato costruito nel 1917. La partecipazione della gente, nel ricordo della rinascita del santuario dedicato alla Madonna del Buon Consiglio è stata eccezionale. Domenica 30 aprile, Don Rolando con alcuni giovani della parrocchia, è stato a Roma perché nella nostra parrocchia Mater Dei a Montemario è stato ordinato diacono Paolin Preka, albanese, giovane del nostro villaggio di Bardhaj. Una grande gioia per la congregazione e per tutti noi.
Il mese di maggio è iniziato con grande devozione da parte di tanta gente. Per tutto il mese circa 150-200 persone hanno partecipato con fedeltà e devozione alla santa messa mattutina delle ore 7 in parrocchia. Il 3 maggio Don Giuseppe Testa è partito per Roma e poi con il gruppo dei confratelli in pellegrinaggio a Fatima nel ricordo del 100° anniversario delle apparizioni, ha pregato per tutti noi.
Grazie ad Anna, diplomata in recitazione e regia, con 20 dei nostri giovani di Oblike e Bardhaj, stiamo realizzando un corso di recitazione alla ricerca di nuovi talenti e per l’animazione delle feste delle nostre comunità. Il 5 e 6 Don Rolando e suor Veronica hanno partecipato al corso di formazione per formatori organizzato dal KSHEL su perseveranza e discernimento della vocazione molto bello e stimolante. Il 6 maggio Don Dorian ha guidato 2 pullman di parrocchiani in pellegrinaggio a Laç, al santuario di Santo Antonio. Il 7 giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, ci ha visti impegnati in maniera più intensa, in vista della ordinazione sacerdotale di Paolin, inoltre in quel giorno è anche arrivato il nuovo nunzio apostolico in Albania Mons. John Charlie Brown, che per molti anni ha lavorato insieme al Card. Jozef Razinger e al nostro Don Sandro Belano alla congregazione per la dottrina della fede. Il 9 maggio nel pomeriggio Don Dorian è andato all’aeroporto a prendere Don Giuseppe di ritorno dal pellegrinaggio a Fatima insieme a Don Felice Bruno consigliere alle missioni, oppure aree extra italiane della provincia. Si è fermato vari giorni con noi vedendo tutte le nostre attività e i nostri progetti, nell’incontro del 15 maggio fatto ad Elbasan tra le due comunità ci ha consegnato il libretto delle conclusioni del 1° capitolo provinciale con commento sulle varie decisioni prese. Abbiamo parlato del 25° della missione in Albania e della ordinazione sacerdotale di Paolin in ottobre. Dal 10 a 13 Don Rolando ha organizzato e seguito il triduo di preparazione per la festa della Madonna di Fatima a Oblike, nel centenario delle apparizioni. Tutte le famiglie hanno partecipato alle iniziative di preghiera e attività varie organizzate in questa occasione. Il messaggio della Madonna di pregare e tornare al Signore è stato ripetuto e speriamo porti frutti abbondanti di bene. In questa occasione grazie al contributo di alcuni benefattori è stato ripitturato l’esterno della chiesa.
Abbiamo iniziato anche il triduo in preparazione alla festa di San Luigi Orione. Il 16 al mattino con tanti ragazzi ha celebrato Don Dorian, nel pomeriggio Don Rolando. Prima dell’inizio della s. Messa ha cominciato a piovere con intensità, la festa e l’aperitivo sono stati spostati all’interno del salone. 300 persone, la gioia è stata grande conclusa con l’aperitivo per tutti.
Il 19 al mattino ci siamo incontrati a Tirana con il gruppo di Elbasan per programmare alcuni giorni di formazione insieme durante l’estate, poi nel pomeriggio è arrivato Adamo nostro collaboratore ai progetti di formazione. Il 20 si è concluso il percorso di formazione per adolescenti, al villaggio della pace con le ultime indicazioni e con una grande festa. I nostri giovani hanno avuto un ruolo importante come animatori degli incontri mensili. Oltre 100 giovani da varie parrocchie della diocesi hanno partecipato alla iniziativa e il vescovo che aveva caldeggiato l’iniziativa è stato quasi sempre presente mettendosi a disposizione per le confessioni e incontri personali con i giovani. Il 22 è iniziata la nostra settimana di collaborazione con il santuario per la SS. Messa alle 18 di sera e le confessioni. Tutti i giorni c’è stata una grande presenza di fedeli. Il 25 c’è stata la festa a Dajç breg Bunes per l’Ascensione del Signore e per le cresime. L’arcivescovo ha presieduto la celebrazione, poi nel pomeriggio è partito per Roma insieme agli altri vescovi per la visita “ad Limina” che hanno iniziato il 26 con la celebrazione sulla tomba di San Pietro. Il 27 ultimo sabato del mese di maggio al santuario ha presieduto Don Rolando di fronte a quasi 3 mila persone che hanno ascoltato e seguito con devozione il rosario e poi la SS. Messa. Domenica 28 a Bardhaj abbiamo avuto le prime comunioni, 35 bambini dopo due anni di preparazione catechistica hanno ricevuto con gioia ed emozione la prima comunione per la festa di tutta la comunità. Il 29 Don Rolando ha chiuso il mese di maggio a Obot con la processione per le vie del villaggio e la SS. Messa. Nonostante il caldo c’è stata una buona partecipazione dei fedeli. Il 31 si è chiuso ufficialmente il mese mariano con pellegrinaggi da Bardhaj e da Oblike a piedi. Migliaia sono state le persone presenti. Ha presieduto, per la prima volta dal suo arrivo, il Nunzio apostolico Mons. John Brown, meravigliato del gran numero e della devozione dei fedeli.
La Madonna ci benedica tutti e ci protegga sotto il suo manto. Auguriamo ogni bene e ringraziamo di cuore tutti gli amici, i benefattori e coloro che ci sostengono con la loro preghiera. “Ave Maria e avanti” ci ripeteva Don Orione, “sempre nel bene”. Le opere di carità siano i mezzi che utilizzeremo per condurre il cuore dei giovani e dei poveri a Cristo, alla chiesa e al papa, e costruiremo la nuova civiltà dell’amore.                                                                                                              

Back To Top