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Roma – MGO: povertà materiali vs povertà spirituali

Roma – MGO: povertà materiali vs povertà spirituali

I giovani orionini di Monte Mario si riuniscono ancora una volta. Questa volta, l’incontro è stato presieduto dal chierico Roberto Luciano e da Don Giuseppe Valiante.  Secondo Don Orione: “Bisogna stare alla testa dei tempi e mai alla coda”. I giovani orionini di Monte Mario questo lo hanno capito bene. Chi non era all’incontro fisicamente, è riuscito ad essere presente grazie alla famosissima applicazione, WhatsApp.
In occidente il virtuale è ormai una realtà di fatto. Utilizzare queste nuove piattaforme è come mangiare un semplice panino con il prosciutto crudo. Esistono, tuttavia, dei luoghi in cui i tempi non sono mai andati avanti e le cui priorità sono diverse.  Ci sono posti in cui ancora manca l’elettricità, WhatsApp è utopia e dove una pseudo – dimora diventa l’alloggio di dieci persone. In altre parole, esistono dei Paesi in cui le necessità primarie vengono negate. Basti pensare al Madagascar, uno dei primi argomenti trattati durante l’ultimo incontro del MGO Monte Mario. Il chierico Roberto parla del suo viaggio missionario in questa Terra (leggi il racconto intero QUI e QUI). Soggiornando sull’isola per un mese e mezzo ha potuto toccare con mano l’estrema povertà dei diversi posti, prendendo atto anche degli aspetti positivi.
“Ho mangiato meglio in Madagascar che in Italia” ha affermato Roberto, sorprendendo tutti i presenti. “Sull’isola ho perso 10 kg non perché non mangiassi, ma per essermi nutrito in modo sano”.  In Madagascar si vive prevalentemente di agricoltura e, a differenza di molte città italiane, i prodotti sono naturali e biologici. Ciò significa che il sapore è autentico e che il cibo è di qualità. Purtroppo, andando oltre la semplicità rupestre, la realtà politica del paese è disastrosa. Le spese sono enormi e le cose da dover fare sono tantissime.  Un elevato tasso di criminalità, di povertà e di mortalità incombe sulla cartina geo – politica del Paese.
In occidente, il concetto di povertà è diverso. Più che materiale, il problema è spirituale. La parola passa a Don Giuseppe Valiante e si parla della Confessione. Secondo l’economo del Centro Don Orione di Monte Mario: “La Confessione è una radiografia dell’anima che mette in luce gli aspetti più bui della persona.  La confessione è la miglior medicina dello spirito”. Dalle parole del sacerdote si evince che la Confessione è un’esigenza, un’apertura dello spirito, necessaria per superare alcuni dubbi o mali interiori.  La necessità di sentirsi completi è un bisogno primario da soddisfare per essere realmente produttivi nella società.  L’ultimo incontro del MGO Monte Mario è stata un’occasione per riflettere su due tipi di società che sono reali e necessitano di superare i loro punti deboli. C’è chi vive una forma di povertà più materiale, ma anche chi non riesce a vivere la propria vita a causa di mali più spirituali. Quale sarà la cura?

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