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Roma – Sperimentazione Invalsi nella Formazione Professionale

Roma – Sperimentazione Invalsi nella Formazione Professionale

Come attuare correttamente le prove INVALSI nella Formazione Professionale? È quanto si prefigge di stabilire il progetto VALEFP, i cui primi risultati sono stati presentati il 17 novembre scorso presso l’Istituto Sacro Cuore di Roma. Il seminario, dal titolo “Progetto VALEFP – Restituzione dati INVALSI disponibili e punto della situazione”, ha visto la partecipazione di Direttori, Coordinatori e Formatori che hanno applicato le prove e che hanno compilato il questionario CFP; autori delle prove; rappresentanti dei Centri di Formazione che intendono partecipare il prossimo anno; Tecnostruttura ed ISFOL.

“I risultati della sperimentazione INVALSI – ha dichiarato Don Enrico Peretti, Direttore Generale CNOS-FAP – provengono dalle prove sottoposte nei Centri di Formazione Professionale CNOS-FAP e CIOFS/FP e costituiscono ancora dei dati ufficiosi. Dall’anno scolastico 2017-2018 le prove INVALSI nella FP entrano a regime per tutti”. “I dati – ha proseguito Don Peretti – offrono pubblica visibilità alla FP nel quadro italiano dell’istruzione”. L’incontro ha anche presentato i risultati del RAV, il Rapporto di Autovalutazione che presenta – ha detto il Direttore del CNOS-FAP – “la lettura corretta di noi stessi”.
Suor Lauretta Valente, Presidente Nazionale CIOFS/FP, ha ringraziato tutti i partecipanti al Progetto svolto sulla valutazione ed autovalutazione, mettendo in evidenza il fatto che la prossima sperimentazione (2016-2017) raccoglie non solo gli enti salesiani ma tutti i formatori delle associazioni aderenti a CONFAP e FORMA.
La restituzione dei dati ed il punto della situazione sulla sperimentazione 2015/2016 sono stati presentati dal Dott.Roberto Ricci di INVALSI, il quale ha sottolineato che: si tratta di prove parzialmente differenti per la IeFP, che è cambiato il disegno di somministrazione e che si è passato al CBT (Computer Based Testing). “A maggio 2016 – ha dichiarato il Dott.Ricci – sono state svolte due prove: una trasversale ed una pensata per gli studenti mediante l’uso del Pc. Gli esiti operativi parlano di: partecipazione ottima e sostenibile; semplicità del modello”. Per quanto concerne gli esiti tecnico-scientifici, i nuovi risultati delle prove CBT evidenziano prestazioni migliori in italiano più che in matematica (totale prova CBT nella IeFP – matematica: 35,35% di risposte corrette; italiano 52,85%). Se paragonati ai risultati passati (più scadenti), i nuovi indicano che le prove standard (svolte con questionari cartacei) non sono adeguate per rilevare questo tipo di competenze.

Clicca QUI per leggere l’intero articolo a cura di ENDOFAP

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