
Selargius – Una casa che cura e accoglie
Domenica la famiglia orionina ha festeggiato l’inaugurazione della nuova Comunità Alloggio, totalmente ristrutturata.
La Casa Alloggio è gestita dagli orionini, nata e cresciuta grazie alla caparbietà e al gran cuore di due fratelli sacerdoti selargini, don Felice e don Francesco Putzu. Posero la prima pietra nel 1951 e da allora questa casa continua a essere non solo un luogo di cusa, ma una vera e propria casa.
Don Giovanni Carollo, direttore provinciale, ha tagliato il nastro insieme al vice sindaco Gabriella Mameli. La Comunità alloggio grazie ad un attento lavoro di ristrutturazione ha spazi accoglienti e caldi, dove la luce gioca un ruolo importante e gli arredi aiutano gli ospiti a sentirsi sicuri e comodi.
La ristrutturazione non è solo un insieme di interventi tecnici. È un gesto di attenzione. Un investimento nella dignità, nella qualità della vita, nell’idea che ogni persona meriti spazi belli, curati, accoglienti. Perché prendersi cura dei luoghi è un modo per prendersi cura delle persone.
Don Giovanni ha poi celebrato la messa nel cortile della comunità alloggio, insieme a don Vittorio Quaranta, parroco, Don Lorenzo Lodi e don Valeriano Giacomelli, consiglieri provinciali, e altri sacerdoti. Alcuni operatori hanno animato la celebrazione con i canti, mentre ospiti, operatori e volontari del servizio civile universale hanno letto le letture e portato i doni all’altare. Al termine della messa, il sindaco Pier Luigi Concu si è unito ai festeggiamenti, salutando il Padre provinciale, Don Vittorio e tutti i sacerdoti presenti e ringraziando in modo particolare a tutto il personale amministrativo e sanitario della Comunità alloggio per il loro prezioso servizio.
“Questa ristrutturazione non è solo un insieme di interventi tecnici – ha detto Lisa Frau, coordinatrice della Comunità Alloggio – È un gesto di attenzione. Un investimento nella dignità, nella qualità della vita, nell’idea che ogni persona meriti spazi belli, curati, accoglienti. Perché prendersi cura dei luoghi è un modo per prendersi cura delle persone”.
Una giornata di festa e di famiglia, vissuta con allegria e speranza, con uno sguardo a Don Orione, che ci invita, in diversi modi e con competenze, a continuare ad essere alla testa dei tempi e non alla coda.