
Genova – Il Piccolo Cottolengo al Santuario della Guardia, una giornata di fede e fraternità
Lo scorso 27 maggio, oltre 250 persone della famiglia del Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione hanno preso parte ad un intenso pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora della Guardia, nel cuore dell’Anno Giubilare. Collaboratori, ospiti, volontari, giovani del Servizio Civile Universale e amici provenienti da tutte le Case della costellazione di carità della città della lanterna, si sono uniti in un cammino comune di speranza e carità.
Dalla Casa del Paverano al Centro Boggiano Pico e al Centro Von Pauer, dal Villaggio della Carità di Camaldoli alla Casa della Castagna, dalla Residenza Famiglia Moresco al Centro di Accoglienza il Boschetto, un piccolo esercito di fedeli è salito al Monte Figogna per pregare insieme, per incontrarsi nella fede, e condividere convivialmente una giornata diversa dalle altre, al di fuori del luogo di vita e di lavoro.
Nonostante la pioggia battente e le preoccupazioni delle prime ore del mattino, la nutrita delegazione guidata da Don Giovanni Carollo, Direttore Provinciale, e accompagnata da Don Dorino Zordan, Direttore del Piccolo Cottolengo, è stata accolta da un sole timido ma rassicurante e dall’inconfondibile e spettacolare veduta della città e del suo mare.
Il pellegrinaggio si è inserito nella rassegna Santi e Beati alla Guardia, un ciclo di incontri fortemente voluto dal Rettore del Santuario, Don Andrea Robotti, per celebrare alcune delle figure carismatiche della Chiesa ed il loro profondo legame con il Santuario mariano del Monte Figogna, proprio nell’anno del Giubileo della Speranza.
Don Orione, infatti, nutriva per la Madonna della Guardia una devozione particolare. Era il 1907 quando organizzò il suo primo grande pellegrinaggio, ed epici furono i tanti altri viaggi che ad esso seguirono. Fu alla Cappellina dell’Apparizione, dove oggi si erge la sua statua, che trascorse la notte in preghiera in attesa di conoscere la volontà di Dio prima di acquistare il Paverano; e fu intorno alla Guardia che il nostro Santo Fondatore creò una fitta rete di amici, di benefattori e di collaboratori che lo sostennero nella realizzazione della sua immensa Opera.
L’appuntamento si è aperto con i saluti di Don Robotti e la testimonianza di Don Carollo, che nel Salone Blu – alla presenza di Claudio Montaldo, Sindaco di Ceranesi, piccolo comune nel quale si trova il Santuario – ha offerto un intenso ritratto di San Luigi Orione come “una meravigliosa e geniale espressione della carità cristiana”.
A seguire, Don Carollo ha presieduto la Santa Messa in Santuario, animata con grande partecipazione dalla corale del Piccolo Cottolengo. Il momento del pranzo, condiviso in semplicità e allegria nel Salone del Caminetto, ha coronato una giornata vissuta nello spirito della comunione orionina. Prima del rientro a Genova con le tasche piene di souvenir, immancabile la visita alla sala degli Ex Voto e alla Sala dei Ceri, e all’esposizione dei presepi dove, tra i tanti manufatti, spicca il Presepe della Carità proprio realizzato dalla famiglia del Piccolo Cottolengo Genovese.
Come ogni pellegrinaggio orionino, quello alla Guardia è stato un cammino che ha unito generazioni, vocazioni e storie sotto il segno dell’amore concreto e nello stile semplice e gioioso del Fondatore. Un’esperienza che ha rafforzato legami, rinnovato la fede e reso viva ancora una volta la carità operosa che Don Orione ha seminato nel cuore della Chiesa e della società.
Foto © Danilo Lo Re.