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Solennità di Pentecoste

Solennità di Pentecoste

La festa di Pentecoste nella fede e nella liturgia cristiana prende la sua importanza dall’avvenimento ricordatro nel secondo capitolo degli Atti degli Apostoli: la discesa dello Spirito sui discepoli, il dono delle lingue, il discorso di Pietro e la formazione della prima Chiesa cristiana.

Luca fa della Pentecoste il giorno natalizio della Chiesa universale.

Nella prima lettura sono indicati i nomi di tutti i popoli che la prima Chiesa unisce nel suo abbraccio: il dono dello Spirito Santo riunisce di nuovo le lingue dell’umanità.

Per attualizzare questa solennità, ci riferiamo all’omelia di Pentecoste del 31 maggio 2009 di Papa Benedetto XVI: “Quello che l’aria è per la vita biologica, lo è lo Spirito Santo per la vita spirituale; e come esiste un inquinamento atmosferico, che avvelena l’ambiente e gli esseri viventi, così esiste un inquinamento del cuore e dello spirito, che mortifica ed avvelena l’esistenza spirituale”.

“Sembra che a tanti prodotti inquinanti – prosegue l’omelia – la mente e il cuore che circolano nelle nostre società – ad esempio immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l’uomo e la donna – a questo sembra che ci si abitui senza difficoltà. Anche questo è libertà, si dice, senza riconoscere che tutto ciò inquina, intossica l’animo soprattutto delle nuove generazioni, e finisce poi per condizionarne la stessa libertà. La metafora del vento impetuoso di Pentecoste fa pensare a quanto invece sia prezioso respirare aria pulita, sia con i polmoni, quella fisica, sia con il cuore, quella spirituale, l’aria salubre dello spirito che è l’amore!”

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