
Foggia – “Come in uno specchio”: Pregare con le Scritture
Si è svolto lunedì due giugno presso il santuario Incoronata di Foggia la presentazione dell’ultima pubblicazione di don Achille Morabito per i tipi “La Provvidenza” di Catania dal titolo “Come in uno specchio”, raccolta di preghiere scaturite dall’approfondimento di alcuni passi delle Sacre Scritture del Vecchio e del Nuovo Testamento. Organizzato dalle comunità orionine di Foggia e di Savignano, l’incontro è parte delle iniziative che periodicamente si rivolgono ad un pubblico interessato a vivere con più consapevolezza la propria identità di cristiano nutrendo lo spirito con la condivisione della Parola di Dio.
Un pomeriggio di inizio giugno, caldo e trasparente, ha accolto i pellegrini giunti al santuario Incoronata per visitare la Madonna e per vivere insieme un momento di riflessione culturale e spirituale, grazie alla presentazione dell’ultima fatica letteraria di don Achille Morabito, religioso orionino, biblista, che in seno alla Congregazione nel tempo ha ricoperto ruoli di postulatore generale, direttore provinciale e vicario generale.
L’evento organizzato nell’Auditorium della cittadella mariana che contorna il santuario, ha visto l’intervento dell’autore introdotto dalle parole del direttore del Centro orionino di Savignano, Fabrizio Lanciotti. Infatti, dopo il saluto iniziale del rettore don Leonardo Verrilli, fattosi interprete dei sentimenti di riconoscenza verso l’ospite, il direttore della Casa di Savignano ha ragguagliato l’uditorio sulle ultime notizie di don Achille tratteggiandone il suo attuale impegno di studioso e di divulgatore della Scrittura, vissuto attraverso conferenze, esercizi spirituali e pubblicazioni. E, prima di lasciare la parola all’ospite, ha offerto, in qualità di lettore, qualche spunto di riflessione preliminare sul libro da presentare. Nel suo intervento, ha sottolineato come nel testo don Achille abbia messo gli studi biblici e l’esperienza pastorale, impastando il tutto con uno spirito profondamente orionino.
Don Achille ha avviato la sua conversazione spiegando che il titolo, ricavato da un’espressione della prima lettera di san Paolo ai Corinzi, vuole esprimere l’atteggiamento con cui si è posto egli stesso davanti ad alcuni testi biblici. Il senso del libro, ha infatti chiarito “sta nel fatto che se noi crediamo – come ci dice il salmo 118 (119) – che la Parola di Dio è lampada ai nostri passi e luce del nostro cammino, è come in uno specchio che dobbiamo guardarla per ritrovare la nostra immagine e quindi la nostra vita”. Il libro, nello specifico, non è un trattato sulla preghiera – ha commentato – ma semplicemente una raccolta di preghiere ideata a seguito dell’esperienza maturata nei ritiri, esercizi spirituali e incontri biblici. Ed è nato come contributo per educare a pregare oggi, raccogliendo l’invito germinato in seno al concilio Vaticano II ed espresso nella costituzione Dei Verbum che chiede ad ogni cristiano di arrivare a pregare con la Scrittura.
La conversazione con l’autore ha permesso ai molti presenti di scoprire la ricchezza che il linguaggio biblico esprime e come da esso si possano estrarre spunti per una preghiera capace di essere medicamento dell’anima. Non meno interessante qualche delucidazione su alcuni passaggi arcani che il testo sacro non di rado propone.
L’incontro si è chiuso con il rito del firmacopie a cui l’autore si è piacevolmente sottoposto cogliendo l’occasione per intrattenere qualche breve momento di colloquio più ravvicinato con i presenti.