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Oradea – La Pasqua della famiglia carismatica orionina

Oradea – La Pasqua della famiglia carismatica orionina

La famiglia carismatica orionina ha vissuto la settimana santa e la Pasqua nella gioia di testimoniare la resurrezione di Cristo e di sentirsi uniti dalla fede e dal carisma di Don Orione.

Durante la Settimana Santa, gli alunni della 2ᵃB del Liceul Don Orione di Oradea, insieme con la loro maestra Janina Simona Stoie, hanno colto pienamente il significato del portare gioia e benedizione agli altri. Con le loro piccole ma riconoscenti mani, con le loro voci calde e gli occhi lucidi di speranza, come un filo divino, hanno trasmesso ai propri familiari la fede e la speranza di un nuovo inizio in occasione delle feste pasquali. Insieme hanno percepito il valore di quel momento e del cielo sereno che può offrire lo sguardo reciproco: dipende da noi dare la giusta importranza a ciò che vale e a ciò che è meglio lasciare da parte.

La giornata della decorazione delle uova nella famiglia orionina è anche un momento per fare spazio alla pazienza del cuore nella Settimana Santa. Professori ed alunni hanno atteso obbedienti, quasi in silenzio, la chiamata dell’insegnante che piamente ci raduna insieme. È Anca Gabor, professoressa di Storia, sensibile e rispettosa della tradizione e cultura che sempre mette in evidenza ciò che è buono in noi. Seduti al tavolo di lavoro dove, con pazienza, i simboli e i motivi di fantasia sono diventati realtà attraverso la tecnica e i materiali antichi ma sempre nuovi.

La croce che da simbolo di umiltà si trasforma in simbolo di speranza eterna. Guidati magicamente dalla professoressa Ramona Pantiș, gli alunni della 2ᵃA hanno messo in scena un vero viaggio nel tempo rievocando l’Ultima Cena, la Lavanda dei piedi dei discepoli, i Tradimenti, la Via del dolore e la Vittoria della vita sulla morte. In ogni verso, movimento e gesto, i ragazzi sono riusciti a trasmettere le emozioni e i sentimenti del protagonista a tutti i presenti. A questo ha contribuito anche la danza coordinata dalla professoressa Moga Teodora che ha aggiunto passione ed eleganza ad ogni scena.

Il Triduo Pasquale che precede la festa di Pasqua – un tempo di raccoglimento e preparazione spirituale. Il Triduo è iniziato il Giovedì Santo con una celebrazione speciale che ha invitato a fare nostro l’esempio di umiltà di Gesù che durante l’Ultima Cena ha lavato i piedi dei suoi discepoli in un gesto di servizio e di amore incondizionato. Il Venerdì Santo, il giorno della pasione e della morte del Signore, ci ha portato ai piedi della Croce in un clima di silenzio e raccoglimento. Nella celebrazione del Prohod (Funerale) del Signore abbiamo contemplato la sofferenza di Gesù, il suo amore senza fine e il sacrificio supremo fatto per la nostra salvezza. Il Sabato Santo è sfociato poi nel momento centrale del Triduo Pasquale: la Festa della Risurrezione presieduta da don Gabriel Ciubotariu insieme a don Francisc Lacatus, don Ugo Bozzi, don Cezar Moruț, trei ministranti e un diacono. Nella predica don Gabriel ha richiamato l’importanza del cero acceso da ogni fedele, simbolo delle luce di Cristo che vince il buio della morte e segno di vita e di speranza, una luce che arde in ognuno di noi e ci unisce al mistero di Gesù morto e risorto.

Il 27 aprile in parrocchia la gioia della Risurrezione è stata celebrata con un concerto emozionante. Giorgia Ioana Grec, Anastasia Ianc e Ayssa Crișan Caba hanno incantato tutti con meravigliose interpretazioni canore mentre il Coro FlorArmonia, diretto dalla professoressa Iohana Păscar e i chitarristi Don Orione, diretti da Denisa Nidermaier hanno animato la festa. I ragazzi dell’atelier artistico coordinato da Raluca Băican, Ana-Maria Gârdan e Domenica Lotito, hanno realizzato e offerto ai presenti i loro bei lavori dedicati alla Pasqua e alla Risurrezione del Signore. Don Francsic ha chiuso la festa ringraziando tutti coloro che l’hanno organizzata e benedicendo tutta la comunità.

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