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Ucraina – Diario di pace

Ucraina – Diario di pace

Riportiamo un aggiornamento sulla vita della missione orionina a Leopoli, dalle parole di Don Moreno Cattelan.

A distanza di quasi 5 mesi dall’inizio dell’invasione russa e dopo ben 141 giorni di guerra, sono cambiate tante cose.

A livello tattico, politico, economico. Le notizie generali le sapete dai media, per chi ancora è interessato; come quella di oggi che, purtroppo, registra la morte di una ventina di civili (tra loro tre bambini) dilaniati dalle bombe lanciate nel centro di una pacifica città, Vinnytsia.

Con questa cronaca, che spero torni ad essere quotidiana, riprendo a darvi qualche informazione di pace che riguardano più direttamente L’viv e speriamo, presto, anche Kyiv dove è nostra intenzione ritornare non appena ci sarà la possibilità.

In questi mesi, soprattutto a partire dopo l’8 maggio, quasi tutti i profughi che ospitavamo, qui nel monastero e a Casa- Cafarnao, o sono ritornati nei loro paesi e città (anche a Kharkiv), oppure hanno raggiunto l’Italia o altre località all’estero. A tutt’oggi ospitiamo ancora due nuclei familiari, uno di Kharkiv e il secondo di Dnipro, per un totale di 8 persone. Anche i viaggi verso l’Italia sono diventati una rarità. Gli ultimi due, organizzati da noi direttamente, risalgono uno all’8 di maggio quando una quindicina di persone hanno raggiunto Milano, e l’ultimo, per 10 persone, organizzato il 21 giugno in collaborazione con l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, nell’ambito dell’ “Operazione Colomba”. Alcune delle quasi 700 persone che abbiamo aiutato a raggiungere l’Italia sono rientrate in patria. Altre stanno organizzando il viaggio di ritorno. Tra loro anche il gruppo dei nostri amici disabili di Casa-Cafarnao che tra non molto raggiungeranno L’viv. Per quasi due mesi don Egidio è stato in Italia dove ha subito una delicata operazione. Tutto, grazie a Dio, è andato bene, tanto che dal 5 luglio è ritornato in comunità ed ha ripreso il suo lavoro normalmente.

Nei giorni scorsi il ch. Mykhailo Kostiv, nonostante le difficoltà del momento presente, ha organizzare le “Allegre Vacanze”, il Grest per i nostri ragazzi: una settimana dal 4 all’8 luglio per un centinaio di iscritti, a motivo delle restrizioni imposte dalla situazione attuale. L’esperienza realizzata con l’aiuto di 22 giovanissimi animatori ha avuto un successo strepitoso, tanto è vero che a grande richiesta (genitori, bambini e animatori) s’è deciso di proporre una seconda settimana dal 18 al 23 luglio. Dopo una giornata di relax gli animatori si sono messi al lavoro per organizzare ex novo questo secondo turno. Ovviamente sempre per 100/110 iscritti. Lunedi scorso, primo giorno di iscrizione al nuovo turno, avevano già 85 prenotazioni. Martedi sera le iscrizioni sono state chiuse! L’esperienza è servita a tutti, grandi e piccoli per rivivere un tempo di normalità nonostante morte, distruzione, bombardamenti e combattimenti siano ancora in atto con estrema brutalità.

Offrire questa opportunità, che resiste da 17 anni! ci è parso un segno di speranza e una sfida verso il futuro che vediamo sempre più complicarsi. Tra i 100 e più iscritti una trentina erano “profughi”. Il nostro servizio, iniziato all’indomani dell’invasione, continua con modalità e persone nuove all’insegna dell’accoglienza per tutti. Con il ritorno a L’viv dell’ arch. Francesco Gulino, Direttore tecnico del cantiere, anche i lavori della costruzione della nuova chiesa, rimasti fermi solo qualche settimana, dopo lo scoppio della guerra, proseguono con più celerità.

La guerra continua, la paura incombe, l’avvenire è segnato ancora da nubi nere… ma nessuno può negarci il diritto di costruire, dove altri distruggono o di passare alcune giornate in allegria e fraternità, giocando, cantando, correndo e soprattutto divertendoci un sacco! Su questi due fronti noi saremo sempre presenti.

 

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