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L’Italia orionina accanto al popolo ucraino

L’Italia orionina accanto al popolo ucraino

Milano, Genova, Bergamo, Roma, Ercolano, Savignano Irpino, Tortona e molti altri ancora: sono solo alcuni dei centri orionini e delle parrocchie che stanno attivamente partecipando alla raccolta di beni di prima necessità per aiutare la popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra e i missionari della Congregazione che sono ancora presenti sul territorio ucraino.

Per la raccolta di beni materiali ed economici, l’Opera Don Orione ha individuato tre centri di riferimento: Roma, presso il Centro Don Orione di Monte Mario, Bergamo e Genova. Il materiale che viene raccolto verrà poi inviato in Ucraina grazie all’aiuto di Adriano Assandri, presidente della onlus Need you di Acqui Terme (AL).

In Italia sono stati anche individuati in totale circa 270 posti letto per l’accoglienza dei profughi, di cui 70 già occupati. Per quanto riguarda la raccolta fondi, prosegue quella organizzata dalla Fondazione Don Orione Onlus, e saranno destinate all’Ucraina anche le risorse che verranno raccolte con la Giornata Missionaria Orionina, prevista per domenica 13 marzo.

Stiamo sperimentando concretamente – dichiara don Giovanni Carollo, direttore della provincia italiana dell’Opera Don Orione, dalla quale dipende anche la missione in Ucraina – quello che il Vangelo ci ha sempre indicato, cioè che il Signore non abbandona mai i suoi poveri. L’onda di solidarietà e amore alla quale stiamo assistendo è in grado di contrastare anche il terribile tsunami della guerra, che vuole provocare solo morte e distruzione. Tantissime persone, confratelli e consorelle, famiglie, benefattori e amici hanno sentito parlare dell’azione dei nostri missionari e hanno voluto mettere a disposizione tutto quanto possibile per aiutarli: da beni di prima necessità, a intere strutture per l’accoglienza, e anche il proprio tempo e i propri mezzi, dando la disponibilità a recarsi fisicamente al confine ucraino con Romania, Polonia o Ungheria per recuperare i profughi che devono arrivare in Italia. In pochi giorni, senza una grande organizzazione iniziale, la volontà di volersi fare prossimo agli altri ha portato veramente a constatare con mano che, come diceva Don Orione, “la carità non avrà mai fine” e “salverà il mondo”.

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