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XI Domenica del Tempo Ordinario – Il tempo della crescita

XI Domenica del Tempo Ordinario – Il tempo della crescita

Dopo il tempo di Pasqua e le grandi solennità di queste ultime settimane, la liturgia riprende il cammino del cosiddetto tempo ordinario, che si concluderà il 21 novembre con la solennità di Cristo Re.

Oggi la liturgia ci offre due brevi parabole: quella del seme che cresce da solo e quella del granellino di senapa.

Queste parabole appartengono al gruppo delle parabole della crescita: si rivolgono contro le false concezioni in merito al Regno di Dio degliavversari di Gesù.

Nella parabola del seme che cresce da solo sono scanditi tre tempi: la semina, la crescita e la raccolta.

L’attenzione è posta sulla crescita, per portare su questo tempo la nostra attenzione: è il tempo del seme e della terra, non del contadino. Per il contadino è solo un tempo che passa, in cui lui attende, ignora cosa stia accadendo. Per il seme è il tempo importante del germogliare e crescere in una trasformazione straordinaria. Nel momento della raccolta, il contadino c’è, ma il protagonista è il seme che si dona: germina, cresce, matura, si offre all’uomo per la raccolta. Il tempo intermedio della crescita cosa vuol dirci con questo tempo inerte? Questo è il tempo dell’azione di Dio, in modo invisibile e misterioso.

Il Regno di Dio non è cosa degli uomini, ma di Dio: è come un seme che cresce e che matura, non sono gli uomini a farlo germogliare. Non significa che l’uomo non deve impegnarsi, ma che il suo compito non è quello di organizzare l’azione di Dio ma di accoglierla.

 

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