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Solennità dell’Ascensione di Gesù

Solennità dell’Ascensione di Gesù

L’episodio dell’Ascensione di Gesù è presente nei vangeli di Marco, Luca e negli Atti degli Apostoli.

La liturgia oggi ci propone il racconto degli Atti degli Apostoli e il brano di Marco: “andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura”.

Anche oggi Gesù invia ogni battezzato ad annunciare questa buona notizia, che è Gesù: si tratta di annunciare sempre che Gesù Cristo ci ama, ha dato la sua vita per salvarci ed è vivo al nostro fianco.

La buona notizia va proposta, non imposta: i cristiani hanno il dovere di annunciare, non come chi impone un obbligo, ma come chi condivide una gioia. Ogni cristiano ha una grave responsabilità e deve domandarsi: dal mio modo di vivere emerge la bellezza del Vangelo? Emerge che la ragione della mia speranza è fondata su Gesù?

Don Orione scriveva nel 1916: “Perchè non rinnoviamo la società? Perchè non abbiamo la forza di trascinare? Ci manca la fede, la fede calda. Viviamo poco di Dio e molto del mondo, viviamo una vita spirtuale tisica. Ecco la piaga”.

Non sono mai mancati e non mancano oggi nella Chiesa i testimoni del Vangelo, credibili come il giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nel 1990 e recentemente beatificato da Papa Francesco ad Agrigento. Celebre la sua frase che riassume l’impegno di tutta la sua vita cristiana: “quando moriremo nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”.

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