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57a Giornata di preghiera per le vocazioni – Datevi al meglio della vita!

57a Giornata di preghiera per le vocazioni – Datevi al meglio della vita!

Oggi la Chiesa, nella Domenica del Buon Pastore, celebra la giornata di preghiera per le vocazioni. Il tema “Datevi al meglio della vita” è una frase della Esortazione Apostolica post-sinodale del Santo Padre Francesco dedicata ai giovani “Christus vivit”.

Nel suo messaggio Papa Francesco riprende le quattro parole usate per ringraziare i sacerdoti nel 160° anniversario della morte del Curato d’Ars:  dolore, gratitudine, coraggio e lode.

Gratitudine perchè non siamo mai soli, coraggio per superare le incertezze i dubbi ed abbandonarci alla fiducia in Dio, dolore inteso come fatica perché la vocazione è un impegno da vivere quotidianamente, infine lode, perchè superata la paura e afferrata la mano del Signore il nostro cuore si apre alla gioia.

Il Papa conclude il suo messaggio con un invito a tutta la Chiesa : “specialmente in questa Giornata, ma anche nell’ordinaria azione pastorale delle nostre comunità, la Chiesa percorra questo cammino al servizio delle vocazioni, aprendo brecce nel cuore di ogni fedele, perché ciascuno possa scoprire con gratitudine la chiamata che Dio gli rivolge, trovare il coraggio di dire “sì”, vincere la fatica nella fede in Cristo e, infine, offrire la propria vita come cantico di lode per Dio, per i fratelli e per il mondo intero.

L’immagine scelta per questa giornata è una tempera su cartoncino di Stefano Nava.  Gesù è il “meglio della vita” e viene , raffigurato al centro e riconoscibile per due ‘indizi’: l’abito rosso rivestito di blu, colori tipici dell’iconografia per indicare la duplice natura umana e divina di Cristo ela sciarpacon tre righeorizzontaliche vuole ‘simboleggiare’il –tallit –il mantello della preghiera del quale è sufficiente toccare un lembo per essere guariti.

Il dipinto è ricco di segni che ricordano coloro che dopo l’incontro con il Si-gnore, hanno riconosciuto la loro vocazione: sullo sfondo la casa di Zaccheo con accanto il sicomoro(Lc 19,1-10) e lì accanto la punta della barca di Simone ed Andrea (Mc 1,16); poco più avanti la brocca dimenticata dalla Samaritana (Gv 4,28) e il fuoco di brace ancora acceso dopo il pranzo di pesce arrostito consumato con il Risorto (Lc 24,36-42; Gv 21,1-9). Ancora, sulla sinistra, le monete lasciate da Matteo (Mt 9,9; Lc 5,27) e ai piedi di Gesù, il vaso dinardo,di cui ancora sentiamo il profumo, insieme al Vangelo (Gv 12,3; Mc 14,1.9).

 

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