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Fano – La scuola come uscita di sicurezza

Fano – La scuola come uscita di sicurezza

A centoventi anni dalla nascita di Ignazio Silone le Scuole Don Orione di Fano hanno progettato, in uno slogan, il programma delle attività del nuovo anno scolastico 2019/2020. Le attività, i programmi didattici, le iniziative educative, disciplinari e pastorali avranno come obiettivo quello di consentire agli allievi la scoperta o riscoperta della scuola come luogo e tempo speciale dell’esperienza e della vita. La scuola deve essere considerata uno spazio sicuro che permetta agli allievi di scoprire i propri talenti, valorizzarli, orientarli alla definizione di un progetto di vita. Insieme con tutta la comunità degli educatori i docenti e il personale non docente hanno iniziato le loro attività a partire dal 4 settembre scorso con lo studio e la ricerca del “senso” più autentico della “scuola secondo Don Orione”. La lettura di alcune lettere del padre fondatore sul tema dell’educazione e della scuola hanno permesso un confronto e l’attualizzazione dei principi fondanti, l’analisi del metodo, la verifica dello stile della una scuola secondo la vision di Don Orione.

La comunità ha approfondito quella pedagogia orionina attorno la quale ha poi progettato gli itinerari didattici e i passaggi fondamentali dell’anno scolastico in modo da presentarsi pronti, il 16 settembre 2019, al suono della prima campana. La prima tappa “dove sono capitato? con chi viaggio?” i ragazzi scopriranno la scuola e i suoi protagonisti. In questa prima fase dell’accoglienza la scuola cercherà di favorire la motivazione di un “viaggio insieme” lungo una direzione sicura con affianco educatori “ricchi di umanità”. La seconda tappa “la speranza nei terremoti della vita” affronta il tema delle fragilità e della vulnerabilità della persona. Lungo questa esperienza gli allievi potranno scoprire che non “ci si salva da soli” ma è sempre “qualcuno” che ti permette una “uscita di sicurezza”. La terza tappa è quella dell’esperienza lavorativa. Il lavoro nobilita l’uomo, libera, emancipa. La quarta tappa “la bellezza della natura”, talvolta bellezza nascosta ai nostri occhi ma una bellezza che se preservata “salva l’uomo” nella sua dimensione trascendentale e nella dimensione relazionale con la propria comunità. Al termine dei lavori di programmazione la comunità educativa si è riunita venerdì 13 settembre in preghiera per affidare al Signore le intenzioni, i desideri e soprattutto i giovani a lei affidati.

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