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Tortona – Convegno Missionario

Tortona – Convegno Missionario

Perché un Convegno Missionario?

Il Segretariato Missioni lo organizza ogni due anni perché la conversione missionaria è uno dei temi attuali e fondamentali del Magistero: sia Papa Francesco che i Vescovi italiani insistono, a ragione, che la Chiesa a tutti i livelli deve riscoprire la sua identità prettamente missionaria.

La missionarietà non riguarda solo le missioni ad gentes dove non conoscono il Vangelo. Papa Francesco ci sta aiutando a riscoprire che tutta la pastorale deve essere missionaria: anche le parrocchie e gli istituti devono assumere i caratteri e lo stile missionario, attraverso una conversione della pastorale.

 

È necessaria nei nostri battezzati una duplice “conversione”: 1) dall’idea che si possa essere missionari solo partendo per i paesi lontani. È necessario comprendere che si può e si deve essere missionari anche qui nel proprio ambiente di vita; e 2) dalla convinzione che solo i preti, le suore o le persone consacrate sono responsabili della missione. È essenziale formare nei laici la convinzione che tutti, in virtù del Battesimo, siamo intrinsecamente e pienamente responsabili dell’annuncio del Vangelo. Ogni cristiano, ci ha ricordato Papa Francesco, dovrebbe dire a se stesso: la missione “non è una parte della mia vita, o un ornamento. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo” (EG 273).

 

È un evento in comunione: Opera Don Orione, PSMC e Diocesi di Tortona (Ufficio Missionario), perché la missione tocca tutti e a tutti i livelli. Parteciperanno i referenti missionari delle parrocchie (orionine e della diocesi) e degli istituti per un momento di formazione e di “contagio” del fuoco della missione per poter essere, poi a loro volta, animatori nelle parrocchie e nelle realtà locali.

 

La Chiesa (parrocchie, istituti…) è chiamata ad assumere un volto missionario: non deve esistere più solo in funzione dei cristiani praticanti, limitandosi ad attenderli in parrocchia o a rispondere semplicemente alla richiesta di servizi religiosi. Le comunità, le parrocchie devono avere il coraggio di raggiungere tutte le periferie che hanno bisogno della luce del Vangelo, devono essere come un’antenna rivolta ai lontani che ancora attendono la luce e la forza del Cristo risorto.

QUI la brochure

 

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