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Avezzano – Nel ricordo del terremoto, le parole del Vescovo

Avezzano – Nel ricordo del terremoto, le parole del Vescovo

In occasione della Ricorrenza del Terremoto nella Marsica, domenica 13 Gennaio 2019, presso il Santuario “Madonna del Suffragio” – Istituto Don Orione – Avezzano, si è celebrata una Messa Solenne presieduta dal Vescovo Mons. Pietro Santoro.

Nella sua toccante omelia, ha parlato di  fare momoria in senso liturgico, del ricordo come memoriale di quegli eventi dolorosi e tragici che hanno segnato la Storia del paese marsicano. Le domande che rimangono possono trovare significato solo con la Fede nella croce di Cristo che abbraccia ogni nostro dolore ed ogni nostra umana sofferenza. Questo è ciò che ha fatto S. Luigi Orione quando con la sua operosa e caritatevole presenza, si è caricato tutto il dolore della Marsica profondamente provata. “Icona di un Vangelo della Pietà e della Compassione”  così lo ha definito il  Vescovo, ricordando che i morti del terremoto sono tutti nell’eternità e che l’Amore è l’unica moneta certa per pagare il Paradiso.

A conclusione della cerimonia, il Sindaco Dott. Gabriele De Angelis ha ringraziato tutti indistintamente. Nel ricordare San Luigi Orione ed il suo coraggio ed altruismo, ha comunicato a tutti i presenti che nel giorno della ricorrenza è stato testato un “Piano di Emergenza ” con il coinvolgimento di tutta la cittadinanza e la partecipazione attiva di molti volontari presenti nel territorio. Grazie alla compartecipazione di cittadini e volontari l’operazione ha avuto notevole successo.

Il direttore Don Bruno Fraulin, infine, ha ringraziato a nome di tutti gli Orionini per la massiccia presenza e ha ripreso le parole del Vescovo: “l’Amore è e rimane l’unica moneta per il Paradiso. Quando si riceve tanto, bisogna dare tanto, con il nostro cuore”. Questo è il suggerimento di Don Bruno a tutta la comunità presente che ha seguito la cerimonia con trasporto e partecipazione attiva. Un sentito ringraziamento va al coro di Magliano dei Marsi – “Padre Francesco Lolli” diretto dal maestro Marco Di Girolamo che con i canti eseguiti hanno aiutato nella riflessione e nella preghiera. 

Come da usanza presente da tempo nell’Istituto, ci si è ritrovati a gustare “il caffè di Don Orione”.

A seguire nel Teatro è stato presentato lo spettacolo “13 Gennaio 1915” dove l’autore, Giacomo Proietti, attraverso i suoi brani, con la bravura di Franca di Cicco e le voci di Maria Angela Di Meo e Giancarlo Rodrigo e la collaborazione tecnica di Jacopo Proietti, ha fatto rivivere quelle sensazioni, lo stato d’animo e l’angoscia  di chi stava perdendo la vita ed il tormento di chi rimase in vita.Nella rappresentazione l’autore in uno dei suoi appassionati e commoventi brani ha voluto interrogare la natura chiedendo: al Velino se si è sentito solamente testimone dell’immane sciagura, se ha visto il danno, se ha provato dolore. Alla Bella Addormentata se ha visto la rovina. Alla Madre Piana (il fucino) come mai è rimasta muta davanti a tanto tormento? Reagisce una delle anime più sensibili, quella femminile, la Bella Addormentata che sembrava volesse parlare e invece piangeva per ciò che aveva creato distruzione, dolore e sgomento.    

 

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