skip to Main Content
Menù
Santa Maria La Longa – Le 4 tempora: “I frutti della terra e del lavoro dell’uomo”

Santa Maria La Longa – Le 4 tempora: “I frutti della terra e del lavoro dell’uomo”

Fin dalle origini il Piccolo Cottolengo, così come pensato e sognato dal fondatore, è stato legato al lavoro agricolo. In questo periodo storico in cui la disabilità non è più trattata come malattia dalla quale guarire, ma come un aspetto della vita che ha il diritto di essere nel mondo, il don Orione di Santa Maria la Longa vuole promuovere delle riflessioni non solo sul diritto all’accessibilità della cura ma anche sul diritto al lavoro.  Infatti, quando si parla di disabilità sempre più si apre il tema del diritto al lavoro.
Ecco che nasce da qui l’idea di re-istituire le Tempora, la cui finalità è sempre stata (sin dall’antichità) quella di legare l’uomo alla natura, attraverso la riflessione su se stessi, mettendo al centro del pensiero e dell’azione umana l’agricoltura.

La manifestazione delle “Quattro tempora”, organizzata dall’azienda agricola Don Orione del Piccolo Cottolengo di Santa Maria la Longa, è stata intitolata “i frutti della terra e del lavoro dell’uomo”, e richiama la tradizione cattolica delle tempora: tre giorni (mercoledì, venerdì e sabato) in ogni stagione dedicati alla preghiera, alla riflessione e alla santificazione del tempo e del ciclo della natura.

La Prima tempora, a ingresso libero, si è tenuta sabato 24 febbraio alle 18 con il concerto di Cristina Mauro e Stefano Montello “L’ort e altre storie”, cui è seguito, alle 19, la presentazione del libro di Angelo Floramo “L’osteria dei passi perduti”.

Proprio dal libro sono state prese le ricette di alcuni piatti che sono stati sapientemente preparati dai cuoci del Piccolo Cottolengo e serviti assieme ai vini offerti (a sostegno dell’iniziativa) dalle cantine Stocco e Lenardi.
All’iniziativa hanno partecipato, con i loro stand floreali, le seguenti aziende locali: Danielis, del Zotto e Zoff.
Le prossime “tempora” avranno luogo a maggio, settembre e dicembre.
 
Come questa, anche le rassegne future rifletteranno sul legame tra, uomo e natura, basandosi sulla prospettiva che il futuro passa da una nuova idea di agricoltura: in questo senso, l’agricoltura sociale sarebbe un primo passo verso un lavoro solidale che sappia ridurre le disuguaglianze, aumentando il benessere psicofisico della persone. Il titolo scelto, inoltre, con le quattro parole (frutti, terra, lavoro, uomo) vuole ampliare il campo di riflessione: dall’agricoltura, alla biologia, alla bioetica; dall’economia, alla politica.

Back To Top