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Anzio – Veglia per l’ecumenismo

Anzio – Veglia per l’ecumenismo

Sabato 21 gennaio alle 19.00, nella parrocchia Sacro Cuore di Anzio, si è svolta la veglia vicariale prevista nell’ambito della settimana per l’Unità dei Cristiani. In riferimento all’incontro ecumenico di Lesbo del 16 Aprile 2016, la prima parte ha riguardato la preghiera per i profughi basata su Mt 25,31-46, in cui è stato chiesto perdono a Dio per tutte le indifferenze verso questi nostri fratelli.
Molto eloquente il segno scelto per il momento di preghiera: una croce (su cui sono state attaccate notizie e foto sui profughi e i naufraghi nel Mediterraneo) e un mazzo di fiori a ricordo del bouquet offerto da Papa Francesco a Lampedusa per tutti i profughi morti in mare.
Nella seconda parte dell’incontro Don Felice Bruno, responsabile per l’ecumenismo nella Provincia Religiosa Madonna della Divina Provvidenza, ha illustrato le motivazioni profonde dell’ecumenismo (la preghiera dello stesso Gesù per l’unità dei suoi discepoli, le indicazioni e la svolta del Concilio Vaticano II), mettendo poi a fuoco in particolare il dialogo cattolico-ortodosso (il dialogo della carità, il dialogo teologico e le prospettive, soprattutto in riferimento al primato del Vescovo di Roma). Alla domanda che tutti ci facciamo – quanta strada ci resta per raggiungere l’unità? – Don Felice ha risposto con le parole di speranza del Card. Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’Unità dei Cristiani: “La situazione ecumenica è come viaggiare in un aereo: sembra non muoversi, sembra stare fermi, invece, senza quasi accorgersene, ci si avvicina alla meta”.
Da sottolineare poi il vastissimo campo della collaborazione nell’ambito caritativo.
Il Centro di Accoglienza “Don Orione” di Anzio, infine è stato detto in un breve intervento del direttore parroco Don Natale Fiorentino, è un segno di “ecumenismo” ospitando persone bisognose di confessioni diverse che convivono pacificamente e si ritrovano anche in momenti di preghiera comuni.
Ha concluso l’incontro il saluto del direttore dell’Ufficio Ecumenico Diocesano di Albano, Don Francesco Angelucci, che tra l’altro ha ricordato con affetto don Sorani, prete dell’ Opera Don Orione, suo maestro nell’ecumenismo.

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