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Ascoli Piceno – ordinazione Don Fulvi, sacerdote con lo spirito orionino

Ascoli Piceno – ordinazione Don Fulvi, sacerdote con lo spirito orionino

Sabato 22 ottobre, nella Basilica-Cattedrale di Ascoli Piceno è stato ordinato presbitero Don Francesco Fulvi. La notizia può apparire semplicemente del tutto generica, “solamente” un nuovo ministro nella Chiesa. Ma non è del tutto così! Questo caro sacerdote è stretto in un legame spirituale con la Congregazione, nel carisma del nostro Santo Luigi Orione. Sì, perché questa estate nel periodo della Madonna della Guardia e per quasi tutto settembre egli ha prestato il suo servizio diaconale presso il Piccolo Cottolengo ed il Santuario della “Madonna della Guardia” di Tortona. Facendo così un’esperienza completa della diaconia, nel servizio ai piccoli e all’altare del sacrificio eucaristico. Un’esperienza richiesta dal suo e nostro vescovo orionino Mons. Giovanni D’Ercole che nella Messa di ordinazione ha proprio iniziato così la sua omelia: “l’esperienza con i bambini del Piccolo Cottolengo di Tortona è stata la tappa fondamentale senza la quale non ti avrei ordinato. Non ordinerò mai nessuno, anche se avesse fatto gli studi più belli e più alti ma non avesse fatto esperienza di carità con i più poveri”. La liturgia di questa domenica XXX del Tempo Ordinario conteneva grandi spunti e suggerimenti di auguri e riflessioni per la vita di un sacerdote ed il vescovo gliene ha consegnati alcuni come dono prezioso per il suo mistero
Alla celebrazione era presente anche una rappresentanza di Tortona nelle persone del rettore del Santuario Don Renzo Vanoi e dei laici Fabio Mogni e Massimiliano Redaelli con i quali ha condiviso l’animazione ed il servizio di tutta la Novena e la Festa della Guardia. Al termine della celebrazione nel suo ringraziamento ha ricordato che a Tortona ha potuto servire i fratelli più deboli ed accostarsi alla bella figura di San Luigi Orione, “gigante della carità, Padre dell’umanità sofferente ed abbandonata”.
Clicca QUI per leggere l’articolo completo e ascoltare l’omelia di Mons. D’Ercole.

 

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