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Reggio Calabria – L’icona dell’Opera Antoniana delle Calabrie esposta al pubblico per la prima volta

Reggio Calabria – L’icona dell’Opera Antoniana delle Calabrie esposta al pubblico per la prima volta

“Icona Svelata, I Santi Arcangeli Michele e Gabriele” questo il tema della mostra e del convegno curato da Lucia Lojacono e Don Vittorio Quaranta. Evento che ha visto la presenza di due illustri relatori, Don Paolo Clerici, Responsabile Centro studi Opera don Orione e padre Daniele Castrizio, docente dell’Università di Messina.

L’evento si è tenuto nel salone dell’arcivescovado “Mons. Giovanni Ferro” ed è stato introdotto e moderato da don Vittorio Quaranta, delegato episcopale per la Vita Consacrata. Ha preso il via dopo i saluti di S. E. Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, Arcivescovo di Reggio Calabria-Bova; di Don Domenico Crucitti, Direttore Opera Antoniana delle Calabrie “Don Orione”, dell’Assessore alla Cultura Provincia di Reggio Calabria, e della Dott.ssa Margherita Eichberg, Soprintendente alle Belle Arti e al Paesaggio della Calabria.  
L’Icona Svelata, straordinaria opera d’arte che, oltre ad essere ammirata, deve essere venerata, rappresenta uno straordinario simbolo di unione. Nel corso del convegno tenutosi prima dell’inaugurazione della mostra, Daniele Castrizio, nella duplice veste di prete ortodosso e docente di numismatica e iconografia ha presentato l’opera, raffigurante i Santi Arcangeli Michele e Gabriele che porta la firma del frate/monaco KostantinJeromonaku, realizzata nel 1694, (proprietà dell’Opera Antoniana delle Calabrie). Un’opera questa, sino ad oggi mai mostrata pubblicamente e che, in occasione di un recente restauro, curato dalla Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio della Calabria e affidata al maestro iconografo Sergej Tikhonov vede finalmente il grande pubblico.
Questa straordinaria opera d’arte bizantina è, come sottolineato dalla Dott.ssa Margherita Eichberg, il simbolo di una straordinaria continuità artistica in Calabria dell’arte bizantina, che è proseguita sino a quella che oggi definiamo arte moderna.
Un’inaugurazione, particolarmente attesa e sentita dalla direttrice del Museo diocesano, Lucia Lojacono. Tutto ebbe inizio nel 2012, quando lo storico dell’arte Giorgio Leone individuò questa straordinaria opera; da lì è cominciata la lunga di collaborazione con l’Opera Antoniana delle Calabrie, avente in custodia l’icona, e il suo referente il direttore Don Domenico Crucitti. Questo lavoro ha portato oggi a far sì che l’opera fosse esposta. L’evento ha visto il coinvolgimento dell’Ufficio diocesano per la Vita consacrata, il cui direttore Don Vittorio Quaranta ha voluto che concludesse l’anno dedicato alla Vita consacrata.
Guidati dagli Arcangeli Michele e Gabriele, si è invitati a sperimentare la tenerezza del Padre e a riscoprire nei consacrati uno strumento della Sua Misericordia. Una presenza molto apprezzata è stata quella di Don Paolo Clerici, Responsabile Centro studi Opera Don Orione che ha relazionato e dialogato con i convenuti, sul tema “Consacrati: angeli per il terzo Millennio”.
L’opera sarà esposta dal 1 febbraio al 30 aprile 2016 al Museo diocesano di Reggio Calabria.

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