skip to Main Content
Menù
In preghiera e contemplazione con Don Orione

In preghiera e contemplazione con Don Orione

Il 30 Giugno 1899, Mons. Igino Bandi, il vescovo di Tortona stimolò, ordinò e sostenne Don Orione e il 21 marzo 1903 elevò la Piccola opera della Divina Provvidenza ad istituto di diritto diocesano, nel Santuario del Sacro Cuore, presso il seminario della Diocesi, a Stazzano, benedisse e vestì dell’abito eremitico tre giovani, Fra Gaetano, Fra Colombano, Fra Vincenzo.

Dopo il rito, i pii eremiti, salirono in preghiera, al Santuario della Madonna di Monte Spineto, per affidare nelle mani di Maria il nascente ramo della congregazione.
Don Orione affida agli Eremiti i compiti della preghiera, della penitenza e del lavoro in una vita semplice, austera e fraterna: mentre alcuni si occupano anche dell’assistenza nelle colonie agricole, altri si dedicano alla rinascita e custodia di antichi eremitaggi. Sant’Alberto di Butrio (PV) e Monte Spineto (AL) sono i luoghi delle loro origini.
L’Eremo di Sant’Alberto di Butrio è ancora oggi un’oasi di pace e di preghiera, che conserva le spoglie di Frate Ave Maria, eremita cieco che soleva ripetere: “Io, povero e ignorante peccatore, sono solo capace di pregare e di essere felice. Non ho niente e sono felice, ho solo una cosa: l’amore verso Dio. Io sono capace di due cose soltanto: parlo a Gesù delle anime o parlo alle anime di Gesù”.
Nel suo 50° anno di cecità disse: “50 anni fa, Tu o Padre per mezzo di un caro amico, mi toglievi la luce terrena per darmi quella celeste”.
frate ave maria

Back To Top