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Tortona – La festa della Madonna del Carmine

Tortona – La festa della Madonna del Carmine

Nella Chiesa di San Michele è stata festeggiata con solennità la ricorrenza della Madonna del Carmine. La sua stuata nella chiesa si trova in una nicchia che sporge nel refettorio del Paterno, fatto per cui Don Orione, in uno dei molti momenti di necessità della sua opera, le chiese di pagargli un poco di affitto.

Quest’anno Monsignor Guido Marini, Vescovo di Tortona, ha presieduto la solenne celebrazione delle ore 18.00, insieme a  don Paolo Padrini, Vicario foraneo, don Alessandro D’Acunto, rettore del Santuario della Madonna della Guardia, don Pietro Bezzi, del Santuario della Madonna delle Grazie di Casei Gerola, don Augusto Piccoli, cappellano Forze dell’Ordine, don Paul Kabore e don Flavio Peloso.

Oltre a una nutrita assemblea, erano presenti anche numerose suore orionine e la la corale della parrocchia Sacro Cuore ha sostenuto il canto.

Il Vescovo nell’omelia ha invitato a “seguire Gesù con Maria”, a “pregare con la fiducia dei bambini”, ad “operare il bene sempre, il bene a tutti, il male mai, a nessuno”.

Alle 21, nella piazzetta San Michele e nelle adiacenze si è radunata una piccola folla pronta per seguire la statua della Madonna del Carmine nella processione per le vie adiacenti: un atto di devozione alla Madonna e un segno di fede per la Città.

Si è recitato il Rosario, intercalato dai canti mariani guidati dalla Banda Don Orione di Borgonovo Valtidone. Molta gente si è messa sui passi di Maria.

La giornata mariana si è conclusa nella piazzetta antistante la Chiesa di San Michele con la benedizione e le parole di ringraziamento. Il Caffè di Don Orione e ancor più qualche bibita fresca hanno aiutato la sosta tra amici, mentre la Banda ha vivacizzato ancora un po’ la serata.

“Don Orione paragonava le feste di Maria Santissima alle “oasi del deserto. Così sono le feste della Madonna per noi che camminiamo nel deserto del mondo, affocato di tante passioni” – ha detto don Flavio Peloso – e invitava a curare bene le feste popolari mariane perché “il popolo capisce e corre dove passa la Madonna” “.

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