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XXVIII Domenica del Tempo Ordinario –

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario –

Eccoci ancora davanti a un’altra parabola di Matteo, la parabola dei vignaioli omicidi.

Si tratta in realtà di una allegoria, in cui ogni personaggio ha un significato: Dio è il padrone della vigna, la vigna è il popolo d’Israele, i servi sono i profeti, il figlio è Gesù, i vignaioli omicidi sono i giudei infedeli, l’altro popolo a cui sarà affidata la vigna sono i pagani.

Nonostante i tradimenti e la malvagità dell’uomo si protrae nel tempo la passione ostinata di Dio. Gesù anticipa ciò che sta per accadere: così come rifiutarono i profeti, anche Lui verrà rifiutato e ucciso. I capi dei sacerdoti e degli anziani sono messi a confronto con le loro chiusure e presunzioni: rispondono correttamente alla domanda del maestro, ma non ne traggono le conseguenze, non si lasciano aprire gli occhi. Gesù sta proprio parlando di loro, ma il loro cuore è indurito e non colgono il nesso con la loro vita. E’ qui l’attualità disarmante della parabola: quante volte, anche noi, ascoltiamo e comprendiamo, ma non ne sappiamo trarre le conseguenze. Diamo spazio solo all’informazione, ma non alla trasformazione. La Parola non vuole informarci, ma trasformarci.

 

 

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