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XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Chiamati a lavorare nella vigna del Signore

XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Chiamati a lavorare nella vigna del Signore

Anche in questa domenica ci viene proposta una parabola di appena cinque versetti, che si trova solo in Matteo. La parabola si colloca dopo l’ingresso di Gesù in Gerusalemme e il dialogo con i sommi sacerdoti, che mettono in dubbio la sua autorità.

La parabola di oggi è incastonata tra due domande: Che ve ne pare? Chi dei due figli ha compiuto la volontà del Padre?

Gesù ci chiede come mai non riusciamo a seguire la sua via, se sappiamo identificare bene chi tra i due figli ha fatto la volotà del Padre. I due figli sono due modalità di riposta che gli uomini possono dare all’invito che Dio rivolge a tutti: venite a lavorare nella mia vigna.

Una risposta è astratta, formale, non tocca la vita, non costa molto all’intelligenza e alla volontà e lascia le cose cos’ come sono; l’altra è la risposta delle opere, che attua le esigenze della fede e per questo costa fatica e spinge di primo acchito a dire di no.

Pubblicani e prostitute si sono pentiti, come il secondo figlio, e hanno creduto.

Anche noi possiamo essere come i sommi sacerdoti e anziani del popolo, perchè rispettiamo tutte le prescizioni, finchè la volontà di Dio si identifica con la nostra…

Il Signore chiede a tutti, a chi si crede a posto e a chi confessa le proprie miserie, un cuore libero e aperto per accogliere la sua salvezza, che non è altro che un atto di amore infinito verso tutte le creature, specialmente le più fragili e emarginate.

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