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Palermo – Un nuovo spazio per accogliere i più fragili

Palermo – Un nuovo spazio per accogliere i più fragili

Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo di Palermo, ha inaugurato nella Parrocchia Madonna della Provvidenza, i locali del nuovo spazio che includerà un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia. Insieme a numerosi fedeli, erano presenti le autorità cittadine, tra cui anche il presidente dell’ottava circoscrizione di Palermo Marcello Longo.

L’Opera Don Orione a Palermo festeggia il 75° della fondazione del cosiddetto Villaggio del Fanciullo. La  struttura porta questo nome poiché nacque  nel 1947 per accogliere i tanti piccoli in stato di abbandono dopo la seconda guerra mondiale: in quegli anni a Palermo si contavano oltre cinquemila bambini senza famiglia, in una città semi distrutta dai bombardamenti.

Nel giorno della festa di San Luigi Orione, il Villaggio del Fanciullo torna a rispondere prontamente ai bisogni più urgenti della città, di questo spazio dedicato a Natale Tarantino, medico dell’Asp dell’Arenella deceduto prematuramente a giugno del 2017.

Abbiamo a cuore la cura dei più fragili e l’accoglienza verso tutti, indistintamente dal luogo di provenienza – ha detto il parroco don Mimmo Napoli – e questi spazi ne sono la dimostrazione concreta. A breve saranno attivi, su base volontaria, un poliambulatorio, un punto ascolto e un punto famiglia, in cui ciascun membro della famiglia che lo richiede potrà essere accolto, proprio per mantenere unita la famiglia stessa. Siamo ancora in fase organizzativa, stiamo ultimando i dettagli per poi iniziare ad accogliere“.

Don Mimmo, infine, ha voluto rimarcare il ruolo positivo e il grande cuore dei fedeli, affermando che “oggi si è potuti arrivare a tutto questo tramite donazioni private, che sono frutto della Provvidenza e di cui ci sarà sempre bisogno“.

Anche Monsignor Lorefice nella benedizione dei locali ha parlato della Provvidenza: “Don Orione aveva il carisma di sapere riconoscere la presenza del Signore e la sua è stata una fede operante, le opere sociali nascono proprio dall’esigenza della testimonianza della fede e dall’incarnazione del Vangelo, e lui ne è stato grande testimone”.

L’arcivescovo di Palermo, infine, ha concluso con uno spunto sui temi di oggi: “Quello odierno è un periodo storico particolare, in cui si intersecano vecchie e nuove povertà, che abbraccia persone che prima non potevano definirsi poveri ma oggi sì, ed è un quadro socio-economico che si fa sempre più allarmante e degno di attenzione su più fronti. È un bene che possano nascere spazi come questi con la predilezione per i più piccoli, per la valorizzazione dei temi e delle esigenze delle famiglie e per gli indigenti, in quanto il diritto alla salute dovrebbe essere sempre garantito a tutti, anche se poi non sempre avviene”.

Dopo l’inaugurazione dei locali, il Vescovo ha celebrato la Messa nella chiesa parrocchiale.

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