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Roma – Quale futuro per l’Istruzione e Formazione Professionale?

Roma – Quale futuro per l’Istruzione e Formazione Professionale?

Da ieri, formatori e direttori dei Centri di Formazione Professionale Endo-fap sono riuniti per un incontro di approfondimento e riflessione sul futuro degli organismi formativi.

Dopo le difficoltà della pandemia è il momento di fermarsi per consolidare gli sforzi fatti nei mesi di didattica integrata, di mettere in gioco la creatività e la passione per i ragazzi per affrontare le sfide di questi tempi nuovi.

Una rappresentanza delle sedi Endo-fap di Palermo, Fano, Mestre, Roma e Borgonovo Val Tidone ha seguito i lavori in presenza presso la Casa per Ferie Giovanni Paolo II, mentre altri formatori si sono collegati in streaming per seguire gli interventi dei relatori.

Il convegno è iniziato con l’intervento di Don Giovanni Carollo, neo direttore provinciale, in collegamento dal Piccolo Cottolengo di Seregno: nel suo saluto, Don Giovanni ha tratto spunto da una lettera di Don Orione, scritta da Buenos Aires il 21 febbraio del 1922.

Nella missiva, Don Orione scrive: “La scuola deve essere una famiglia, una famiglia morale bene disciplinata, e condotta avanti con molto affetto nel Signore e con molta cura. Ogni tanto vogliate far vibrare nella scuola la corda del sentimento e del cuore, elevandovi poi fino a Dio, voi e i vostri alunni:
così si educa!“.

Don Massimiliano Sabbadini, presidente di Confap, ha presentato il mondo della IeFP in una visione ecclesiale: “La visione ecclesiale è prima di tutto una visione di insieme, siamo noi, ciascuno di noi è come in un mosaico, ne costruisce un pezzo, siamo noi le pietre vive. – ha detto don Massimiliano – Noi abbiamo in mano il futuro, perché ci occupiamo dei giovani, che come dice spesso Papa Francesco, sono artigiani di sogni e di speranza“.

Don Felice Bruno, consigliere provinciale incaricato della pastorale educativa, ha presentato il progetto per il prossimo triennio: i punti strategici sono il Piano strategico, il Bilancio di missione e l’Abbecedario.

A terminare i lavori della prima giornata l’intervento di Paola Vacchina, presidente di Forma. Paola Vacchina ha presentato i contenuti del PNRR dalla prospettiva degli Enti di Formazione: se da un lato alcuni elementi rappresentanto il bicchiere mezzo pieno (attenzione al duale, alle politiche attive del lavoro e all’ITS), dall’altro la quasi assenza della formazione professionale ordinamentale fa temere una sua marginalizzazione nel panorama dell’offerta formativa per i giovani.

Nella giornata di oggi sono previsti gli interventi gli interventi di Arduino Salatin, Presidente di Scuola Centrale Formazione, Dario Odifreddi, Presidente dell’Associazione Consorzio Scuole lavoro, Azio Aceti, psicologo, e Andrea Biondi, Direttore generale di AECA.

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