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Cristo, re dell’Universo

Cristo, re dell’Universo

Con la solennità di Cristo, re dell’universo, finisce l’anno liturgico. Domenica prossima con la prima domenica di Avvento inizia un nuovo anno liturgico. La liturgia di oggi ci dona una delle pagine più belle e più provocanti del Vangelo di Matteo, al capitolo 25: il giudizio finale.

Di cosa dovremo rendere conto al momento del giudizio finale? Dei beni, della carriera, della fama? Niente di tutto questo. Dovremo confrontarci solo con queste parole: ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, ero nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

Questa è la condizione per sentirsi dire “Venite, benedetti del padre mio! Ricevete in eredità il regno preparato per voi!”.

Papa Francesco, nella lettera Apostolica Misericordia et misera (20 novembre 2016), ha istituito come segno concreto dell’anno del giubileo straordinario della Misericordia la giornata dei poveri, che si celebra nella 33 giornata del tempo ordinario. La festa dei poveri è la migliore preparazione alla festa di Cristo re, che si è identificato nei poveri e nei piccoli e ci giudicherà sulle opere di misericordia.

Ma anche tra i cristiani c’è qualcuno che quando Papa Francesco  parla di poveri storce il naso: eppure è il cuore del Vangelo, è la misura su cui saremo giudicati.

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