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Santa Maria La Longa – Nel parco per non pensare alla quarantena

Santa Maria La Longa – Nel parco per non pensare alla quarantena

Anche al Piccolo Cottolengo friulano le abitudini dei Signori che vi abitano sono cambiate.

Pesa di più il non poter uscire e andare la bar del paese, dove si incontrano le persone e fanno quattro chiacchiere. Il grande parco della casa aiuta a compensare il bisogno di muoversi un pochino nelle belle giornate di primavera: uno spazio ampio, con grandi alberi e panchine, in cui passeggiare senza particolari restrizioni.

Oltre alle attività prù tradizionali, gli operatori hanno utilizzato la fantasia per proporre nuove attività che rendano di qualità la vita al Piccolo Cottolengo.

Tra quelle più apprezzate c’è la possibilità di scrivere lettere o fare disegni da recapitare ai parenti, amici e volontari che non possono più entrare nella struttura. Per mantenere questi legami fondamentali c’è anche una linea telefonica per le video chiamate. “C’è sempre una grande emozione nell’assistere a queste chiamate – dice don Luigi Pastrello, direttore della struttura – a parte i più giovani, molti dei nostri Signori non hanno dimestichezza con queste tecnologie e non hanno piena coscienza di quanto sta accadendo . Ma la preoccupazione delle famiglie, come la nostra, è grande”.

Per mantenere la serenità e vivere le giornate in modo piacevole, si sfrutta il parco e la generosità dei tanti amici del Piccolo Cottolengo, che pur non potendo entrare come volontari, si fanno sentire attraverso doni e  messaggi ai Signori.

Ecco allora che anche la Pasquetta è stata festeggiata, non con una gita, ma con un bel pomeriggio di relax nel parco e con una merenda al cioccolato, grazie al grande uovo donato da un benefattore.

 

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