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Epifania – La regalità del dono

Epifania – La regalità del dono

Nel Vangelo di oggi, solennità dell’Epifania, vediamo la manifestazione dell’identità di Gesù alle genti, a quelli che non sono ebrei: Gesù è nato Re dei giudei, ma per tutti e tutti possono cercarlo e andare a lui.

Il Figlio di Dio, Re dei Giudei, si fa bambino in una semplice famiglia formata da un artigiano, Giuseppe, e dalla sua giovane moglie, Maria, nasce in una stalla nella campagna di Betlemme.

Eppure alcuni uomini dal lontano oriente, che  non conoscono le Scritture  nè le tradizioni di Israele, si mettono in viaggio, perchè animati da un desiderio e da un’inquietudine che li spinge alla ricerca, la ricerca del senso della vita.

Dopo quel lungo pellegrinaggio, seguendo la stella che li conduce fino al bambino Re Messia, trovano ciò che cercavano ma che certamente non si aspettavano così: non una reggia, non una corte regale in festa, non lo sfarzo degno della nascita di un principe, ma semplicemente un bambino e sua madre.

Dalla semplicità di Betlemme i saggi dell’oriente rimangono colpiti, si convertono, mutano il loro cuore, adorano il Dio bambino offrendogli dei doni: solo guardando alla debolezza di Gesù, al suo essere piccolo, si può comprendere la sua vera regalità, la sua vera identità, non plasmata in base alle immagini dei re e dei potenti di questo mondo.

Anche oggi molti uomini e donne, dall’oriente e dall’occidente, dal nord e dal sud, come i magi cercano il bene, si sentono viandanti, in cammino, si esercitano a riconoscere la salvezza come umanizzazione e si impegnano perché l’umano sia sempre più umano.

 

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