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Milano – Verso il sacerdozio

Milano – Verso il sacerdozio

La Comunità di Milano saluta e ringrazia il Chierico Giuseppe Maltese che, dopo due anni di premuroso servizio, continuerà il suo percorso formativo verso il sacerdozio presso l’Istituto Teologico di Roma.
Giuseppe ha svolto un servizio di tipo caritativo, sia presso la Parrocchia di San Benedetto che nei nuclei del Piccolo Cottolengo.

Ha collaborato a livello operativo nell’attività della Caritas, del Centro di Ascolto e della Mensa dei Poveri. Ha poi prestato costantemente servizio nell’ambito liturgico, in Parrocchia come punto di riferimento per i ministranti affiancando i due cerimonieri e al Piccolo Cottolengo offrendo il proprio contributo nell’animazione della Santa Messa.

Ha poi accompagnato gli ospiti nelle attività di ogni giorno, anche dal punto di vista spirituale, dimostrando loro grande vicinanza e amicizia.

Il suo percorso continua con il ciclo triennale degli studi teologici di base, che ogni candidato al Sacerdozio deve affrontare in aggiunta agli studi filosofici precedentemente svolti.

Questi anni di studio verranno effettuati all’interno di una regolare vita comunitaria, con altri confratelli chierici provenienti da diversi paesi del mondo. Verrà comunque riservato spazio per dedicarsi all’Apostolato, che generalmente si svolge nel fine settimana e consiste in una collaborazione di tipo parrocchiale e di servizio ai bisognosi.

Il percorso sarà caratterizzato da alcune tappe intermedie: il Lettorato, l’Accolitato, la Professione Perpetua, il Diaconato e quindi l’Ordinazione Sacerdotale.

Venerdì 6 settembre, durante la S. Messa delle ore 9.15, quotidianamente celebrata presso la Cappella del Piccolo Cottolengo, Giuseppe ha rinnovato i suoi voti davanti a tutta la comunità.

Nell’omelia Don Pierangelo ha ricordato che tutto il percorso di ogni aspirante sacerdote non è finalizzato ad una semplice realizzazione personale ma è orientato a prepararsi per vivere al meglio il ministero a servizio del prossimo.

Tutta la Comunità accompagna Giuseppe con la preghiera affinché possa continuar la sua strada secondo il cuore di Don Orione, il quale amava ricordare che la cosa più importante per un sacerdote orionino è “amare sempre e dare la vita cantando l’amore. Raccogliere miserie e debolezze, e porle sull’altare, affinché in Gesù diventino forza di Dio e grandezza di Dio”.

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