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Roma – Dal Sinodo dei giovani ai centri professionali: una Chiesa che ascolta e accompagna

Roma – Dal Sinodo dei giovani ai centri professionali: una Chiesa che ascolta e accompagna

La prima giornata del segretariato delle scuole orionine è iniziata all’insegna dell’ascolto di un testimone privilegiato del fermento vissuto durante e dopo il Sinodo dei Giovani, che si è svolto nell’ottobre scorso.

I direttori e coordinatori delle sedi ENDO-FAP e delle scuole hanno incontrato Don Rossano Sala, sacerdote salesiano, segretario speciale del Sinodo dei Giovani, che ha commentato il documento finale scaturito dai lavori sinodali, regalandone una copia a ciascun partecipante. Dopo l’introduzione di Don Felice Bruno, consigliere provinciale, e di Don Fernando Fornerod, consigliere generale, Don Rossano ha iniziato a illustrare la composizione del testo fornendo numerosi spunti di riflessione.

Il documento indica la via, mostra il metodo per incontrare i giovani di oggi, il metodo Emmaus: e forse, proprio pensando all’incontro tra Gesù risorto ed i discepoli di Emmaus, non si tratta di una novità in senso assoluto, quanto della riscoperta di essere una Chiesa sinodale, in cammino per aiutare ciascuno a riconoscere la sua vita, a interpretare il senso ed a scegliere per chi vivere.

Anche la scuola è Chiesa sinodale, nella misura in cui sa recuperare la prossimità verso le “periferie esistenziali” al suo interno, accogliendo e facendo sentire amati quei ragazzi che hanno sperimentato solo fallimenti, delusioni, abbandoni; è Chiesa sinodale quando sa recuperare la profondità attraverso gesti concreti e consapevoli di servizio; è Chiesa sinodale quando sa rischiare, fa scelte coraggiose, lasciando segni, piccoli e chiari, di cosa vuol dire la gioia del Vangelo.

Dopo la presentazione, il dialogo con don Rossano è proseguito con un momento di risonanza, per far emergere le differenti impressioni suscitate dal suo intervento.

Prima della cena, tutte le riflessioni del pomeriggio sono state portate sull’altare, dove nel silenzio ciascuno si è messo in ascolto: perché Dio non è mai silenzioso nel silenzio.

  

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