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Sant’Alberto di Butrio – Un eremo, tre santi

Sant’Alberto di Butrio – Un eremo, tre santi

Oggi ricorre la festa liturgica di Sant’Alberto di Butrio: a questo santo è dedicato un eremo in cui vivono gli Eremiti della Divina Provvidenza, il ramo contemplativo dell’Opera fondata da Don Orione.

Ci sono poche tracce biografiche di Sant’Alberto, ma il suo culto è molto antico e documentato. I calendari della diocesi di Tortona il 5 settembre facevano menzione di sant’ Alberto confessore, il sinodo diocesano del 1595 ricordava una chiesa parrocchiale, dedicata a sant’Alberto di Butrio, sotto il titolo: «Abbazia di Sant’Alberto confessore».

Oggi nell’eremo a lui dedicato, vive il ricordo di tre grandi cristiani, che nella loro vita si sono fatti santi: san’Alberto, che ha seguito la via della preghiera e della penitenza, vivendo in una grotta nei boschi limitrofi all’eremo; Don Orione, che nella sua poliedricità ha pensato anche ad accogliere tra i suoi la vocazione di coloro che desideravano vivere come monaci dediti alla meditazione ed al lavoro; Frate Ave maria, tra i primi eremiti orionini. Dopo essere rimasto cieco all’età di 12 anni, ha vissuto un lungo travaglio interiore fino a trovare la sua strada, accolto da Don Orione; ha vissuto a Sant’Alberto, dove si trova ancora la sua stanza e molti ricordi. ha vissuto nel buio, ma la sua anima è stata ed è portatrice di luce per chi si accosta a lui.

Emblematiche queste sue parole: “Convertisti in luce le mie tenebre e in gioia la mia tristezza, sicché la mia è veramente una luminosa e deliziosa notte, perché l’unica mia luce, l’unica mia gioia sei Tu solo, O Gesù, figlio di Dio! O Gesù, Dio mio! O Gesù, figlio di Maria!”.

Chi desidera visitare l’Eremo e godere della sua pace, può trovare QUI  le informazioni utili e molti approfondimenti.

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