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Fumo – Il Focolare, una casa per non sentirsi più soli

Fumo – Il Focolare, una casa per non sentirsi più soli

Un anno fa veniva inaugurato a Fumo l’Asilo Nido, ora si apre un nuovo tassello di quel mosaico di Carità che così ben rappresenta il carisma di Don Orione.

“Fumo – ha detto Don Aurelio Fusi, direttore provinciale – e le sue realtà, un asilo, un santuario, un pensionato ed ora una casa per housing sociale, rappresentano la storia dell’opera di Don Orione. Il nostro Fondatore è partito accogliendo un bambino scacciato dal catechismo, per dedicarsi ai giovani e ai ragazzi, fino a quando negli ultimi anni della sua vita, ha aperto i Piccolo Cottolengo, una casa con le porte sempre aperte a qualunque tipo di dolore, solitudine, sofferenza.”

Il Responsabile della struttura, Raffaele Besutti, ha fatto gli onori di casa ed accolto le numerose persone presenti per il taglio del nastro: ha ricordato che questa nuova opera, destinata a fare del bene a chi è anziano e si sente più fragile, nasce da un altro gesto di bene, quello di Gustavo Ascagni. Il Signor Gustavo è morto poche settimane fa al pensionato Don Orione di Fumo: prima di entrare al pensionato, donò la sua casa all’opera perché la utilizzasse a fin di bene. E oggi, proprio la sua casa, è diventata il Focolare, una nuova casa pronta ad accogliere e a dare calore. E Gustavo, da Lassù, con la sua immancabile sigaretta, starà godendo del risultato ottenuto.

Tra i tanti ringraziamenti, sono stati menzionati i tanti collaboratori che hanno reso possibile il progetto: il Direttore Provinciale e il suo consiglio che hanno creduto nel progetto, la comunità religiosa di Fumo che ha dato supporto alla sua realizzazione, il Sindaco di Fumo professor Giancarlo Gorrini ed i tecnici del Comune, Roberto Franchini e lo staff di Endofap che hanno seguito la progettazione e presentazione del progetto, la Fondazione Cariplo che ha sostenuto una parte dei costi, il geometra De Filippi che ha diretto i lavori e lo studio Guarnaschelli che ha curato i dettagli del progetto di ristrutturazione, le imprese che dal settembre 2017 hanno seguito il cantiere, i dipendenti del Pensionato che hanno allestito la festa. Anche i bambini del Nido hanno voluto simbolicamente essere presenti, regalando un quadro che rappresenta un fuoco fatto di tante piccole mani.

Dopo i saluti del Sindaco di Fumo, Don Aurelio Fusi ha benedetto i locali e, insieme al primo cittadino, ha tagliato il nastro, aprendo ufficialmente la struttura. Molti i visitatori che hanno ammirato i minialloggi, dotati cucina, camera e bagno curati nei minimi dettagli: dal piano cottura ad induzione alla lavatrice e asciugatrice, dal piano doccia a filo pavimento, per agevolare eventuali persone in carrozzina, alle finiture eleganti e calde. Ogni appartamento ha il nome di un vino della zona, per segnare ancora di più il legame con il territorio e il senso di casa.

All’inaugurazione erano presenti anche alcuni dei prossimi inquilini del Focolare con i loro familiari: dei nove appartamenti disponibili, infatti, sette sono già prenotati.

 

 

 

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