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XX domenica del tempo ordinario – La carne e il sangue di Cristo

XX domenica del tempo ordinario – La carne e il sangue di Cristo

L’affermazione del Vangelo di Giovanni è scandalo per i giudei: com’è possibile pensare di mangare la carne e bere il sangue di Cristo? Perché, ci domandiamo noi leggtendo questo brano, questo realismo crudo nelle parole di Gesù?

L’evangelista Giovanni vuole affermare come la partecipazione al pane e al calice di Gesù Cristo sia partecipazione al suo corpo e al suo sangue. Questo avviene sacramentalmente, cioè attraverso il mangiare i segni del pane e del vino, ma ciò che si riceve è tutta la vita del Figlio fattosi carne e sangue, nato da donna, manifestatosi uomo veramente uomo come noi che siamo suoi fratelli.

Era difficile per i cristiani di quel tempo accettare l’umanità di Gesù, il suo essersi fatto uomo come noi: ma egli ha voluto essere uomo per poter essere raggiunto, toccato, “mangiato”, perché la sua umanità ci aiutasse a sentire l’amore di Dio.

Chi entra nella vita di Gesù, chi tocca la sua umanità, entra con lui nella vita vera.

 

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