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Genova – Formazione carismatica 2017/2018

Genova – Formazione carismatica 2017/2018

“Guardiamo il futuro con concretezza e ottimismo: le 14 opere di misericordia”
La formazione carismatica è una tappa importante per tutti coloro che lavorano presso le strutture orionine.
Per il terzo anno Don Aurelio Fusi, padre provinciale, ha incontrato gli operatori del Piccolo Cottolengo Genovese per illustrare il tema dell’anno 2017/2018, con lo scopo di dare “un qualcosa di umano e spirituale, per fare insieme un vero cammino di famiglia”.
Due anni fa il tema era “Ritornare alle nostre origini”, perché solo tornando alle origini si riscopre la vera identità degli orionini; conoscere meglio la storia di Don Orione e quella della struttura dove si “abita” aiuta a dar vita alle “mura” trasformandole in Case.
L’anno scorso il tema era “vivere il presente con passione” per vivere la realtà attuale da protagonisti, scoprendo cosa è essenziale nelle nostre vite e cosa va vissuto in completezza, trovando l’Essenziale con la E maiuscola, che è Dio.
In questo terzo anno il tema che ci guiderà come famiglia di San Luigi Orione è un tema piuttosto coraggioso “Guardiamo il futuro con concretezza e ottimismo: le 14 opere di misericordia”.
Ogni anno le sette opere saranno come sette luci che illumineranno tutti i dodici mesi dell’anno. Nel 2017 si affronteranno le sette opere di misericordia corporale (dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti) e nel 2018 quelle spirituali (consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti). Matteo nel capitolo 25 del suo vangelo descrive il “giudizio universale” dicendoci che riuscire o meno nella vita dipende proprio dall’attuare o meno alcune di queste opere.
Come nella tradizione medio-orientale dell’epoca nel giudizio viene descritto il Figlio dell’uomo, l’Uomo con la U maiuscola, il modello dell’umanità, Gesù nella pienezza della sua realtà come Re circondato dagli angeli cherubini e serafini. Ma il racconto del vangelo si discosta dalla tradizione nella risposta di Gesù alla domanda “Quando?”: nel fare del Bene c’è un elemento che trascende la semplice solidarietà umana, c’è l’incontro con Dio, la cui immagine brilla anche nel più piccolo degli uomini.
Don Aurelio sottolinea che un cammino spirituale è sempre un cammino concreto: prende in esempio la vita di Don Orione spiegando come questa fosse concreta, al pensiero seguiva subito la realizzazione, faceva le azioni per concretizzare le proprie idee. L’invito è che oggi anche noi siamo concreti.
Le opere di misericordia hanno un grande valore, esercitare queste opere arricchisce chi le compie e arricchisce chi le riceve. Ogni volta che ognuno di noi compie un’opera di misericordia entra in contatto con il Signore, vive del Signore, prova l’esperienza dell’incontro con il Signore.

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