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Ercolano – Convegno Missionario animazione missionaria: trasmettere la passione per il Regno

Ercolano – Convegno Missionario animazione missionaria: trasmettere la passione per il Regno

Si è tenuto ad Ercolano venerdì 2 e sabato 3 giugno, il convegno missionario italiano aperto a tutti gli animatori missionari delle varie realtà orionine in Italia.
Il convegno ha radunato 40 persone che oltre ad ascoltare i preziosi contenuti presentati dai relatori, hanno potuto condividere le varie iniziative che si fanno a favore delle missioni orionine in Africa e nel mondo.
Durante il concerto tenuto venerdì sera una nota introduttiva del Vicario Generale ha dato il tono della discussione quando, partendo dalla sua esperienza di missionario in Asia ha sottolineato che la predisposizione principale di chi agisce in questo campo non è quella del voler fare ma del voler ascoltare e capire. Questo è il mistero dell’incarnazione, cioè il modo in cui Gesù è venuto in missione tra noi.
Il giorno dopo, la relazione di P. Giulio Albanese è stato il momento centrale. P. Giulio, comboniano, è direttore di varie riviste che si rifanno alle Pontificie Opere Missionarie, persona che è apparsa più volte anche in televisione; proprio quel giorno a Napoli ha ricevuto un premio per il suo ultimo libro: “Vittime e carnefici nel nome di Dio” edito da Einaudi. Nella sua relazione ha sottolineato come dietro ogni azione missionaria deve esserci la Passione per il Regno di Dio. Tale passione deve portarci a un confronto vero, inculturato, costruttivo con le realtà in cui ci si inserisce. Una sua frase forte è stata: “noi siamo chiamati ad essere Sale, ma non a riempire il piatto di sale”.
Parlando invece agli animatori missionari che lavorano nelle nostre opere in Italia ha lanciato 2 sfide:
1) Contrastare il pensiero debole della nostra società su argomenti tanto attuali come delicati quali collaborazione tra stati, immigrazione e rifugiati ecc. Quindi primo lavoro dei gruppi missionari deve essere quello di diffondere conoscenza e informazione e fare formazione.
2) La solidarietà deve essere frutto di discernimento in modo che ci sia un vero scambio di valori tra le due realtà. Noi diamo tanto ma possiamo anche ricevere tanto in materia di fede e evangelizzazione.

A questa riflessione hanno fatto seguito varie esperienze di nostri missionari religiosi/e e laici che ci hanno fatto vedere quanti frutti la collaborazione missionaria possa portare sia in Italia che in Africa, Giovanni, presidente dell’Associazione Nazionale “Missio Giovani” ed Eleonora dell’Ufficio Missio Italia della Conferenza Episcopale Italiana hanno presentato sussidi e strumenti legate alla formazione, informazione e, soprattutto, all’animazione missionaria.

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