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Sempre più anziani, ma lo Stato li dimentica

Sempre più anziani, ma lo Stato li dimentica

Siamo vecchi, i più vecchi d’Europa, col 22,4% della popolazione che ha più di 65 anni ed il 6,8% che ne ha più di 80, ha certificato lunedì l’Istat.  

Nel 2050, quando nel mondo ci saranno più over 60 che giovani sotto 16 anni, cosa mai avvenuta prima nella storia, gli anziani in Italia saranno ben 21,8 milioni, ovvero il 34,3% della popolazione, secondi al mondo solo al Giappone. Un abitante su 3 sarà insomma anziano, bisognoso di cure e assistenza. Il cui fabbisogno è destinato a crescere in maniera esponenziale come i costi, mentre le risorse destinate a questi servizi sono sempre meno. La conferma è arrivata quasi in contemporanea alla diffusione dei nuovi indicatori demografici quando si è scoperto che per rispettare i vincoli della spending review governo e Regioni si sono accor d ate per assestare un nuovo taglio, l’ennesimo, sia al fondo per l’autosufficienza (che perde 50 milioni di euro), sia a quello per le politiche sociali, a cui ne vengono tolti addirittura più di 211. Inevitabili, ovviamente, le proteste di tutte le associazioni che si occupano di disabili e del Forum del Terzo settore. La situazione italiana è infatti di vera emergenza. «Quello demografico è un dato di fatto, un trend inarrestabile – avverte Enzo Costa presidente dell’Auser, l’associazione per l’invecchiamento attivo -. E’ una situazione che non lascia spazio a tentennamenti».

La débâcle del sistema
Stando all’ultimo rapporto del «Network Non Autosufficienza» il nostro sistema di servizi e trasferimenti monetari, oggettivamente, non è in grado di fronteggiare la domanda di cura e di sostenere i costi generali della non autosufficienza. Ad oggi, denuncia a sua volta uno studio realizzato dall’Auser, «per la prima volta nella storia del Paese la copertura dei servizi e degli interventi per anziani non autosufficienti presenta tutti segni negativi». Diminuiscono infatti gli anziani presi in carico nei servizi (-9,1% tra il 2009 e il 2013) e calano quelli che beneficiano dell’indennità di accompagnamento, scende la spesa per servizi sociali per anziani degli enti locali (-7,9% tra il 2009 ed il 2013), mentre il Fondo nazionale per le politiche sociali per effetto dei tagli continui l’anno passato è arrivato a disporre del 78% di risorse in meno rispetto al 2009. E come se non bastasse adesso viene tagliato di nuovo.   

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