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Piano Biennale d’azione per la disabilità

Piano Biennale d’azione per la disabilità

Con il Decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre 2013 l’Italia ha adottato il primo “Programma d’Azione Biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità” che ha aperto, di fatto, un nuovo scenario di riferimento politico e programmatico su tema. Per la prima volta, infatti, la condizione di disabilità di tanti cittadini del nostro Paese è stata rappresentata nella sua interezza e per il suo valore, non solo come un problema assistenziale confinato entro il perimetro delle politiche di “welfare” ma come un imprescindibile ambito di tutela dei diritti che investe la politica e l’amministrazione in tutte le sue articolazioni, nazionali, regionali e locali.

Questo era, peraltro, l’impegno che l’Italia aveva assunto di fronte alla comunità internazionale con la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle Persone con Disabilità (Legge 18 del 2009) e che ha segnato il definitivo passaggio da una visione delle persone con disabilità “come malate e minorate” ad una visione della condizione di disabilità basata sul rispetto dei diritti umani, tesa a valorizzare le diversità umane – di genere, di orientamento sessuale, di cultura, di lingua, di condizione psico-fisica e così via – e a considerare la condizione di disabilità non come derivante da qualità soggettive delle persone, bensì dalla relazione tra le caratteristiche delle persone e le modalità attraverso le quali la società organizza l’accesso ed il godimento di diritti, beni e servizi.

Il Programma si occupa di persone con disabilità ma, proprio nella misura in cui accoglie e cerca di rispondere alla richiesta di “cittadinanza piena e integrale” dei soggetti più fragili e vulnerabili, offre suggerimenti e indicazioni per ripensare complessivamente una società più giusta, coesa e rispettosa delle tante diversità che compongono la comunità nazionale. È nello spirito del Programma d’Azione la visione di una giustizia che si misura nella risposta a chi si trova nella condizione di maggior discriminazione. Il Programma si accompagna quindi ad un forte appello a tutte le forze vive della comunità nazionale affinché interessi di pochi e privilegi antichi non frenino processi di cambiamento e di risposta alle urgenze che emergono dal tessuto sociale del paese.

Da ultimo va sottolineato come il Programma d’Azione nasca da un serio e lungo lavoro preparatorio, che ha visto il coinvolgimento delle più importanti Istituzioni dello Stato, delle Autonomie locali, delle Organizzazioni delle Persone con Disabilità, delle principali Forze sociali, di esperti e ricercatori. Il metodo di lavoro dell’OND, altamente partecipativo e rispettoso delle disposizioni convenzionali onusiane che richiedono il coinvolgimento attivo delle organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, può essere considerato esempio di “buona politica”, nutrita di competenze, partecipazione e visione del futuro.

Clicca QUI per leggere e scaricare il Piano Biennale d’azione per la disabilità.

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