skip to Main Content
Menù
Bardhaj, Albania notizie di novembre-dicembre 2015

Bardhaj, Albania notizie di novembre-dicembre 2015

Pubblichiamo le notizie inviateci da Don Rolando, don Dorian e don Giuseppe Testa sulla nostra missione in Albania a Bardhaj

Carissimi confratelli, amici e benefattori vicini e lontani,
eccoci all’inizio di questo nuovo anno a riprendere le nostre comunicazioni e le informazioni sulle attività e gli avvenimenti della missione al nord dell’Albania.  Gli ultimi due mesi dell’anno 2015 sono stati intensi e ricchi di avvenimenti e ricorrenze. All’inizio di novembre abbiamo avuto la visita del nuovo consigliere provinciale alle missioni don Felice Bruno

che ha potuto partecipare anche alle celebrazioni del XXV anniversario della celebrazione della prima messa al cimitero di Scutari. Il 3 pomeriggio si è svolta una processione dal convento delle Clarisse al cimitero cattolico ossia dall’ex prigione della polizia segreta fino al luogo dove molti detenuti e molti del gruppo dei martiri sono stati fucilati.  Il 4 novembre 1990 è la data della celebrazione della prima Messa.  Il regime comunista, che aveva proibito con una legge speciale qualsiasi tipo di manifestazione religiosa: pubblica o privata, dal 1967, fu sfidato da un sacerdote, don Simon Jubani, da poco liberato, dopo 15 anni di prigione. Celebrò al cimitero cattolico di Scutari, davanti a 350 – 400 persone, la santa Messa in latino (in Albania non avevano saputo nulla del Concilio Ecumenico Vaticano II e della possibilità di celebrare nella lingua nazionale e non esistevano messali o lezionari tradotti in albanese), anche perché la cattedrale era stata trasformata in palazzetto dello sport. La polizia non intervenne allora si sparse la voce e dopo una settimana l’11 novembre fu celebrata la seconda messa con la presenza di una folla incalcolabile, 50-60 mila persone insieme! Là dove era proibita con l’arresto ogni assemblea o riunione di 5-6 persone non autorizzata dalle autorità. Dopo questo fatto il partito fu costretto a varare velocemente una legge sul ripristino della libertà di religione e riunione e ad allentare la morsa della dittatura. Da quel momento in avanti il regime ha perso il controllo della situazione ed è caduto di lì a poco. L’Albania è l’unico stato in cui il regime comunista è caduto dopo la celebrazione di una s. Messa.
Il 5 novembre siamo scesi tutti ad Elbasan con don Felice, ed abbiamo fatto il primo incontro delle due comunità di questo nuovo anno pastorale. Pochi giorni dopo, il 9, abbiamo sostituito la croce sulla cupola della Chiesa, di Bardhaj e ne abbiamo messa una più grande e illuminata da due fari che la rendono visibile anche di notte a distanza. La moschea qui vicino è stata ristrutturata ingrandita e fornita di un minareto illuminato alto 25 metri, con i mussulmani abbiamo la guerra dei segni. Abbiamo vissuto un autunno particolare: il tempo è stato molto bello con le temperature primaverili e non ha piovuto per mesi. Nel villaggio di Bardhaj non abbiamo l’acquedotto, quindi ogni famiglia deve arrangiarsi. Tutti hanno un pozzo di 8-10 metri di profondità, ma essendo il fiume secco da molto tempo molti pozzi non avevano più acqua e la gente ha fatto la fila per venire a prenderla al rubinetto dell’oratorio.
A Bardhaj il 16 novembre pomeriggio si è svolto un importante incontro organizzato da don Dorian e guidato da padre Gianfranco Testa, docente all’università di Torino su “Riconciliazione e Perdono”. Vi ha partecipato il gruppo amici di don Orione e il consiglio Pastorale. E’ un tema che ha un legame stretto con l’anno della misericordia ma anche con la situazione calda di diverse famiglie del nostro villaggio che, legate alla tradizione del “Kanun Dukagjin”, si trovano da anni in vendetta per rancori e uccisioni che si sono verificate in questi ultimi tempi. Non è sufficiente che l’autore dell’omicidio sia in carcere, i parenti dell’ucciso vogliono “la presa del sangue (Gjak marrja)” ossia l’uccisione di uno della famiglia avversaria, fino al 5°-6° grado di parentela, il perdono e le riconciliazioni sono difficili e la tradizione è radicata fortemente in molte delle famiglie della nostra parrocchia. Abbiamo un lungo cammino da fare su questo argomento prima di arrivare alla prassi evangelica.  Il 5 dicembre don Rolando è tornato dall’Italia e il 6 abbiamo festeggiato a Muriqan il patrono s. Nicola. Il 7 sono arrivati i confratelli di Elbasan per l’incontro mensile e don Rolando ha presentato una relazione sul capitolo, soprattutto sulla relazione del provinciale. Urge mettere a fuoco un programma per intraprendere una più sistematica azione di pastorale giovanile vocazionale. L’8 dicembre, festa dell’Immacolata, ha segnato l’inizio del giubileo della Misericordia, e qui si è festeggiato il 25° anniversario dell’inizio delle contestazioni giovanili contro il regime essendo festa nazionale. La sera è arrivata la notizia della morte di mons. Rocco Mirdita arcivescovo di Tirana, da alcuni giorni era stato ricoverato per problemi al cuore. Due giorni dopo, nella cattedrale a Tirana si sono svolti i solenni funerali presieduti dal nunzio apostolico mons. Ramiro Moliner Ingles, vi ha partecipato anche il presidente della repubblica.
Il 13 nel pomeriggio c’è stata l’apertura della porta santa alla cattedrale a Scutari. Abbiamo sospeso tutte le attività per partecipare a questo avvenimento diocesano. Sono arrivati in quel giorno gli amici Adamo, Maria e la figlia Stefania; sono i nostri collaboratori nella preparazione dei progetti di educazione e formazione. Con l’inizio della novena di Natale in tutti i nostri villaggi c’è stato un grande movimento di preparazione dei presepi, alberi di Natale e addobbi vari che ha coinvolto tutti i ragazzi. Anche le strade e le piazze sono state addobbate con ornamenti natalizi e non c’è stato nessun problema con i mussulmani, anzi nel giorno di Natale sono venuti in forma ufficiale a fare gli auguri. A Oblike e Bardhaj negli asili e con la comunità sono state preparate le feste per augurare a tutti pace e gioia in questi giorni di fine anno. Le attività spirituali hanno avvicinato molti fedeli alla confessione con giornate intere dedicate per ogni villaggio, sfociate poi in una grande partecipazione alle celebrazioni la notte e il giorno di Natale.
Il 17 mattina abbiamo partecipato al ritiro del clero e dei religiosi e la notte tra il 18 e 19 alla preghiera continua “Una notte per Gesù”, a noi è toccato il turno dalle 3 alle 4 del mattino. Il sabato 19 al mattino, c’è stata l’apertura della seconda porta santa, quella del Santuario della Madonna del Buon Consiglio. Così in diocesi abbiamo due luoghi per acquisire le indulgenze del giubileo: la cattedrale e il Santuario. Dopo mesi, finalmente, per tutta la giornata di domenica 20, è caduta la prima pioggia e sono finite le file per l’acqua alla nostra fontana. La temperatura è stata sempre mite.
Il 22 pomeriggio c’è stata la grande festa di Natale a Bardhaj preparata dai giovani e dai ragazzi. Oltre 500 persone hanno partecipato con gioia e attenzione, fino all’imbrunire poi di corsa a casa. Il 24 mattina, è avvenuto il miracolo di Natale: ci hanno asfaltato il ponte di ingresso al villaggio: da anni era in condizioni miserevoli e pieno di buche ed è stato messo anche un segnale con l’indicazione Bardhaj. In mattinata abbiamo fatto la festa di Natale anche a Oblike: canti, balli, poesie e scenette per Gesù e tanti regali a tutti i bambini e la gioia è stata completa. La notte abbiamo avuto 4 celebrazioni con orari diversi a Fermentin, Bardhaj, Oblike e Muriqan.  Il pranzo di Natale lo abbiamo fatto insieme alle suore Oblate della Madonna del Rosario, che ringraziamo di cuore anche perché collaborano con noi in tutte le attività che facciamo.
Il 26 S. Stefano patrono della cattedrale, alle 11 c’è stata la celebrazione sul castello tra le rovine dell’antica cattedrale, dopo aver chiarito con la comunità mussulmana che non vogliamo fare alcuna guerra con loro, ma solo ricordare il patrono nella sua prima chiesa. Il tempo è stato bello, mite e la presenza dei fedeli numerosa. Al pomeriggio c’è stato il solenne pontificale in cattedrale e poi don Rolando è partito per Tirana insieme all’arcivescovo e ad un gruppetto di 10 persone per partecipare alla cena offerta dal presidente della Repubblica Bujar Njshani, a tutti i cristiani, in occasione del Natale, vi erano 40 cattolici, 40 ortodossi e 20 protestanti.
Il presidente ha ringraziato tutti per il lavoro di sostegno alle fasce più povere della popolazione e di riconciliazione. La cena offerta nell’ex palazzo reale è stata molto elegante accompagnata da un’orchestra di musica classica. Speriamo che dopo tutto questo ci risolva anche la situazione del terreno della chiesa di Elbasan.
Il 27, festa della sacra Famiglia, abbiamo celebrato il giubileo delle famiglie, nella cattedrale di Scutari che è molto grande ed era stracolma di persone. Il tema della misericordia è molto sentito. Il 28 siamo andati a Rreshen per partecipare all’ordinazione di un sacerdote novello. Il 30 don Rolando con suor Adela delle suore vincenziane, ha organizzato una giornata di ritiro spirituale con il gruppo dei ragazzi di Oblike per la prima confessione. Il tempo è stato bello ma è cominciato un freddo intenso.
Il 31 abbiamo atteso l’arrivo del nuovo anno con semplicità e a mezzanotte abbiamo stappato una bottiglia di spumante e mangiato il panettone. Nel pomeriggio c’era stata la preghiera di ringraziamento, ma il freddo pungente ha trattenuto molti.  
Il Primo gennaio, giornata mondiale della pace, abbiamo celebrato in tutti i villaggi poi ci siamo ritrovati di nuovo a pranzo dalle suore a Bardhaj. Alla sera ci siamo riposati un po’. Il 2 mattina don Rolando è andato a Oblike e dopo aver preparato la chiesa insieme alle suore e volontari ha fatto le prove per la celebrazione della domenica con i ragazzi, erano molto contenti e molto emozionati. Alla sera è arrivato il gruppo degli amici di Portici guidati da padre Giuseppe De Vincentiis della parrocchia Madonna Immacolata coi quali avevamo organizzato il grest estivo.  Domenica 3 gennaio non c’è stata una grande partecipazione nelle s. Messe, con l’eccezione di Oblike dove c’è stata una grande festa per la prima comunione di 18 ragazzi. La celebrazione è stata composta e sentita, sono venuti anche gli amici di Portici che hanno completato la gioia donando, alla fine, la calza delle befana per tutti i bambini presenti. Il 4 è stata una giornata di pioggia dal mattino alla sera ed il 5 sono ricominciate le scuole per tutti. L’Epifania (manifestazione del Signore) non è festa qui, sono venute molte persone per la s. Messa perché c’è la tradizione di benedire l’acqua che poi ogni fedele porta a casa per benedire i luoghi dove vive e lavora. Il 7 è tornato il bel tempo e anche la temperatura mite, nel pomeriggio abbiamo partecipato con i nostri giovani alla marcia della pace organizzata dalla diocesi con la Comunità di s. Egidio e poi al cinema Millennium alla presentazione del messaggio del Papa “Vinci l’indifferenza e conquista la Pace”. I nostri ragazzi di Oblike e Bardhaj hanno vivacizzato la presentazione con i loro balli e facendo i mimi. E’ una gioia e un onore che i nostri ragazzi vivacissimi, da anni vengano scelti e si preparino con impegno a questo appuntamento a livello diocesano a cui il vescovo tiene molto.
Il giorno 8 don Rolando è andato a Roma per partecipare al segretariato di Pastorale giovanile e al ritorno l’11, nell’incontro con i confratelli di Elbasan, ha presentato i lavori del segretariato anche in vista della GMG di Cracovia.

Insomma tra prove, attività pastorali, attività educative, feste, confessioni e celebrazioni sono stati 2 mesi molto intensi. Don Dorian ha incontrato molte famiglie di Bardhaj nella benedizione delle case, ora ringraziamo il Signore che ci ha dato forza, molti semi di bene sono stati seminati, attendiamo con pazienza che fioriscano e diano frutti. Pregate per noi che la grazia del Signore scenda abbondante nei cuori e nelle anime a noi affidate. Auguri di ogni bene per tutto questo 2016. Il Signore vi benedica.

Back To Top