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“…Lavorare sotto lo sguardo di Dio, di Dio Solo…”

“…Lavorare sotto lo sguardo di Dio, di Dio Solo…”

Intervista a Don Graziano De Col – Direttore dell’Opera Don Orione di Seregno

“Io non sono che un povero ciabattino” così si definisce San Luigi Orione in una lettera inviata ad un amico benefattore.

Sicuramente  tutti i grandi uomini che la storia ha voluto Santi la pensavano come Don Orione. anche don Uva fondatore “Divina Provvidenza” balzata alle cronache delle ultime ore per presunti illeciti che hanno visto l’arresto in Puglia di diverse persone tra cui alcuni religiosi, due suore. Le vicende dell’opera di don Uva ci hanno fatto molto pensare ed hanno suscitato in noi alcune domande che abbiamo sottoposte al Direttore della nostra Opera di Seregno, Don Graziano De Col, al fine di sapere il suo pensiero e di sentire da lui una parola che possa non farci mai calare la fiducia sul nostro operato.
–    Don Graziano, cosa sta succedendo? Il mondo dell’assistenza in questi giorni è nella bufera “Mafia Capitale”, gli arresti alla “Divina Provvidenza”.

Questi sono episodi che devono farci riflettere sull’uso del denaro. Il denaro è uno strumento che deve essere finalizzato al bene per le opere religiose. Il denaro deve essere un mezzo non un fine. Non si può fare di tutta un’erba un fascio ma dalla notte dei tempi il denaro ha sempre fatto “gola” a tutti ma purtroppo non sempre è stato utilizzato per il bene e con una giusta morale. A volte getta discredito, scandalo, soprattutto perché maneggiato da persone senza scrupoli.

–    Don, con questi episodi c’è il rischio per le congregazioni religiose che vengano calpestati i principi dei Fondatori?

Purtroppo questo rischio c’è! I Fondatori delle Opere si sono fidati della Provvidenza, hanno invitato a pregare e ad invocare la Provvidenza affinchè non si corresse il rischio di tradirla.

–    Nella retata di arresti pugliesi, oltre a politici e personaggi del mondo civile, sono ai domiciliari anche due suore. Quale è il punto di vista di un religioso?

Il coinvolgimento delle due suore è una notizia che in sé da scalpore. Prima di tutto bisogna vedere come sono andate realmente le cose. I religiosi dovrebbe saper maneggiare il denaro della Provvidenza venuto dal cuore dei benefattori (o si spera per vie legali) senza farsi sporcare le mani.

–    Un accenno anche alle vicende relative al malaffare che si è creato attorno alle vicende dei Migranti con “Mafia Capitale”

Sempre soldi! E’ sempre una questione di denaro che ha causato tanto scalpore ma questa volta colpendo i migranti. Sulla pelle di altri poveri si va a speculare, su persone che ogni giorno sbarcano sulle coste del nostro paese alla ricerca di una vita migliore.

–    Infine un ultima domanda, negli ultimi giorni gli sbarchi di migranti sono sempre più numerosi e più numerose sono le polemiche circa l’accoglienza. L’opera Don Orione di Seregno potrebbe accogliere altre persone?

In questo momento no. Abbiamo pensato di non accogliere più perché riteniamo di dover garantire a coloro che arrivano un’accoglienza dignitosa ed oggi gli spazi e le forze per garantire questo non li abbiamo. Attualmente accogliamo 17 migranti oltre ad un paio di situazioni di altre povertà le persone accolte si sono ben integrate ed al momento sono per tutti noi una risorsa positiva; le persone che abitano il Piccolo Cottolengo di Seregno li conoscono, e sono felici di stare con loro.

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