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Genova – Il caffè di Don Orione: il sapore del carisma

Genova – Il caffè di Don Orione: il sapore del carisma

Si è svolto nella Casa del Paverano, al Piccolo Cottolengo Genovese, il primo incontro de “Il caffè di Don Orione: il sapore del carisma”, un momento pensato per i Collaboratori neoassunti, con l’obiettivo di accoglierli e accompagnarli nei primi passi all’interno del Paverano e della grande costellazione orionina.

L’iniziativa, nata dal gruppo di lavoro sul profilo carismatico della Casa, ha preso forma all’insegna del valore dello spirito di famiglia, uno dei 7 pilastri dell’eredità lasciata da Don Orione. L’appuntamento – che verrà ripetuto ogni mese con i professionisti di tutti gli ambiti assunti negli ultimi 30 giorni – vuole infatti coltivare relazioni autentiche e costruire vicinanza nello stile semplice e concreto che caratterizza il carisma orionino.

«Essere famiglia significa anche accogliere e nutrire la relazione con le persone – ha spiegato don Dorino Zordan, Direttore del Piccolo Cottolengo Genovese – Abbiamo voluto farlo in modo informale e in semplicità, intorno a un tavolo, provando a far conoscere e capire dove stiamo lavorando, per chi, ma soprattutto con chi: con Don Orione».

Durante l’incontro, don Dorino insieme a un gruppo di Collaboratori ha presentato la vita e la missione del Santo Fondatore e i valori che guidano la sua Opera. Spazio centrale è stato poi dedicato alla comprensione delle articolazioni e degli ambiti in cui è attiva la Congregazione, il Piccolo Cottolengo con la sua costellazione di Case, e al significato del carisma di Don Orione nella quotidianità del lavoro.

«Il senso dell’Opera è Don Orione stesso – ha aggiunto don Dorino – Per chi è appena arrivato nella nostra Casa non è sempre immediato riconoscere la sua presenza nell’impegno di ogni giorno. Per questo è importante creare subito un dialogo diretto, offrendo coordinate semplici per orientarsi al meglio e muovere i primi passi sulle sue orme».

“Il caffè di Don Orione” non può non terminare con un caffè, appunto. Con spirito di famiglia, i partecipanti si sono ritrovati e si ritroveranno negli incontri a seguire intorno a un gesto di comunione: un caffè condiviso, segno di fraternità, che racchiude il senso più profondo dello stare insieme. Un rito che richiama lo stesso Don Orione, che nel 1931, in occasione dell’inaugurazione del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona, volle celebrare lo stile di vicinanza che ancora oggi continua a ispirare l’Opera in tutto il mondo.

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