
Genova – Verso il Giubileo, una tappa di carità alla Casa del Paverano
La Casa del Paverano, una delle stelle della costellazione di carità del Piccolo Cottolengo Genovese di Don Orione, ha aperto le sue porte a numerosi gruppi di ragazzi e ragazze in pellegrinaggio verso Roma in occasione del Giubileo dei Giovani, svoltosi nella Capitale dal 28 luglio al 3 agosto 2025.
I giovani, che hanno voluto rispondere con entusiasmo alla chiamata dell’Arcivescovo di Genova Monsignor Marco Tasca ad accogliere “il dono di far parte di un’unica Chiesa”, hanno vissuto presso la Casa del Paverano alcuni intensi momenti di servizio e di incontro a favore delle persone fragili che vi abitano. A ciascuno hanno dedicato tempo, ascolto, gioia e speranza, suggellando uno scambio generazionale ricco di spunti, riflessioni e umanità, in grado di arricchire profondamente chi dona e chi riceve.
A dare loro il benvenuto è stato il Direttore del Piccolo Cottolengo, Don Dorino Zordan, con il supporto del suo vice, Don Giuseppe Medda, i quali hanno accompagnato i gruppi alla scoperta del carisma e dei valori di Don Luigi Orione. “Don Orione – ha ricordato Don Dorino ai ragazzi – ci esortava a fare il bene, a vivere la carità con concretezza, gettandoci nel fuoco dei tempi nuovi per il bene dei popoli, come ci hanno già ricordato Papa Francesco e dopo di lui il nostro Papa Leone. Vi accogliamo a braccia e cuore aperti, con la gioia della speranza. Grazie per la vostra presenza viva, concreta, e per il vostro servizio a favore del bene”.
Sono stati oltre 100 i giovani passati dalla Casa del Paverano, provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa. Insieme agli animatori geriatrici, agli educatori, ai giovani operatori che stanno svolgendo il Servizio Civile Universale, e ai volontari del Piccolo Cottolengo, i ragazzi si sono impegnati a coltivare relazioni autentiche con gli ospiti, attraverso l’ascolto di racconti di vita, aneddoti, storie personali e momenti di semplice condivisione quotidiana.
Il programma delle attività, pensato per favorire la socializzazione e la partecipazione, ha incluso giochi in giardino, laboratori musicali e di cucina, pranzi comunitari e – naturalmente – la degustazione dell’immancabile pesto e focaccia, simboli dell’ospitalità genovese.
Un sentito grazie va ai gruppi che hanno animato con entusiasmo e sensibilità questi giorni speciali. Grazie quindi al gruppo parrocchiale di Negrar di Valpolicella (Verona), al gruppo scout di Termini Imerese (Palermo), e ai giovanissimi del gruppo parrocchiale di Montà d’Alba (Cuneo). Un grazie particolare, anzi un gracias, al gruppo parrocchiale di Tarragona (Spagna), che con creatività e ingegno è riuscito a superare ogni barriera linguistica e a dialogare con il cuore.
Il loro passaggio alla Casa del Paverano ha portato una ventata di freschezza e di speranza, incarnando concretamente il messaggio del Giubileo e l’eredità spirituale di Don Orione: fare del bene, sempre, a tutti.