XXX Domenica del Tempo Ordinadio – La preghiera umile sale a Dio
La parabola del fariseo e del pubblicano è indirizzata a coloro che hanno l’intima convinzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Fariseo e pubblicano rappresentano due modi diversi di porsi davanti a Dio. Il primo rispetta tutte le norme, è osservante e irreprensibile, ma più che pregare si compiace della sua bravura, guarda se stesso più che guardare Dio, si ritiene giusto e disprezza il pubblicano che sta in fondo al tempio. Si ritiene in credito presso Dio, non attende la sua misericordia e la salvezza come un dono, ma li ritiene un premio meritato per il dovere compiuto.
Il pubblicano, invece, ha un atteggiamento opposto: sa di essere peccatore, si sente bisognoso di cambiamento e sa di non poter pretendere nulla da Dio. La sua preghiera è essenziale, umile. Presentandosi a mani vuote e con il cuore nudo, riconoscendosi peccatore, mostra a tutti noi la condizione necessaria per ottenere il perdono da Dio, egli è icona del vero credente.
